"Nessun Stato membro può farcela da solo", ha sottolineato il commissario al Bilancio Johannes Hahn.
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Sui migranti l'Ue valuta di dare più fondi all'Italia per gestire l'emergenza. Lo ha affermato il commissario al Bilancio Johannes Hahn. "Dobbiamo trattare tutti con dignità e umanità" ma anche con "solidarietà anche per chi gestisce le frontiere di sbarco", ha detto Hahn. "La Commissione ora sta discutendo con Roma di eventuali altre misure di finanziamento dell'emergenza", ha sottolineato il commissario, spiegando: "Gli arrivi sono aumentati e per questo è stato dichiarato lo stato di emergenza, che consente all'Italia di affrontare le sfide che sta affrontando ma al contempo nessun Stato membro può farcela da solo".
Il dossier migranti, nonostante le tensioni costanti tra centrodestra e centrosinistra anche in Europa, prosegue faticosamente il suo iter e la riforma del Patto di migrazione e asilo è arrivata sul tavolo del trilogo, ovvero dei negoziati tra le istituzioni europee.
Mercoledì, tuttavia, lo scontro rischia di infiammarsi sull'emendamento annunciato dal Ppe alla revisione del bilancio europeo: l'obiettivo dei Popolari è consentire che fondi comunitari finanzino i muri antimigranti. "Se passa l'emendamento è a rischio il nostro voto sulla riforma", ha avvertito la capogruppo di S&d Iratxe Garcia Perez. "Weber è sconcertante, sembra che il loro modello sia Erdogan e Orban", ha protestato il capodelegazione Pd Brando Benifei in Aula. "Lo scopo di Meloni è sfruttare a scopo elettorale il dossier, è populismo di estrema destra", ha incalzato il socialista spagnolo Juan Fernando Lopez Aguilar, presidente della commissione Libe.
"All'Europa chiediamo una linea di realismo e solidarietà", ha ribattuto il capodelegazione di Fdi Carlo Fidanza, trovando subito la sponda della Lega. "Quanto è solidale Parigi che respinge migranti a Ventimiglia", è la domanda che ha posto all'Aula Silvia Sardone in un dibattito nato come iniziativa del Ppe ma il cui titolo era stato modificato con un blitz di S&d e dei Verdi.