L'inviata di "Controcorrente" è andata nella città al confine, per raccontare la quotidianità degli abitanti
Civili armati, sacchi di sabbia a respingere il nemico e un polo mediatico per ottenere e diffondere soltanto informazioni verificate. Così, nel reportage dell'inviata di "Controcorrente", si presenta la città di Leopoli alla vigilia dell'imminente attacco russo. "Tutte queste persone devono difendere le loro famiglie", racconta un uomo ucraino. "I russi uccidono anche i bambini piccoli. Noi non vogliamo, dobbiamo combattere".
Tra le altre cose, gli abitanti della città stanno anche mettendo al riparo i loro monumenti più rappresentativi. "Le truppe di Mosca non stanno bombardando solo siti militari, ma anche centri storici. Ecco perché noi di Leopoli abbiamo iniziato a proteggere il nostro patrimonio culturale", spiega Andriy Salyuk, presidente della società per la protezione dei monumenti.