Migranti, lo raccontano i superstiti
Sarebbero morti per le ferite riportate, dopo essere stati accoltellati e bastonati per impedire loro di uscire dalla stiva, e per le esalazioni dei gas di scarico del motore, i 52 migranti deceduti sul barcone soccorso giovedì dal pattugliatore svedese Poseidon. E' quanto emerge dalle testimonianze dei sopravvissuti, provenienti da Siria, Sudan, Guinea, Palestina, Pakistan, Iraq, Bangladesh, Tunisia e Marocco.