Washington, oltre a congelare i beni di alcune aziende, ha deciso di negare le licenze di esportazione di alta tecnologia Usa "che possa contribuire alle capacità militari russe"
Si fa sempre più aspro lo scontro tra gli Usa e Mosca sulla crisi Ucraina. Il vicepremier russo, Dmitri Rogozin, ha ammonito che "se gli americani vogliono colpire l'industria spaziale russa automaticamente mettono nei guai i propri astronauti sulla stazione spaziale internazionale", dove ora vi sono due americani. Lo riferisce l'agenzia Interfax.
Mosca: "Gli Usa preparano una nuova cortina di ferro" - Mosca ammette che le nuove sanzioni Usa avranno un impatto negativo sulle imprese hi-tech e sull'industria e denuncia il ritorno della cortina di ferro. "E' la rinascita del sistema Comcom (la commissione per il controllo multilaterale dell'export) creato nel '49, quando i Paesi dell'Occidente fecero calare la cortina di ferro sulle forniture di prodotti ad alta tecnologia in Urss e in altri Paesi. Ora nel 2014 gli Usa tentano di fare la stessa cosa", ha detto il vice ministro degli Esteri russo, Sergei Riabkov.
Il giro di vite degli Usa - Le nuove sanzioni disposte dall'amministrazione americana hanno disposto il congelamento dei beni e il divieto di visto per gli Usa a sette alti funzionari governativi russi. Nel mirino finiscono anche 17 aziende, tra cui diverse banche, i cui beni negli Usa vengono congelati, e altre 13 che non avranno più la possibilità di cooperare con aziende americane, mentre saranno negate le licenze di esportazione di alta tecnologia Usa "che possa contribuire alle capacità militari russe".