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Mosca potrebbe ridurre la sua produzione di petrolio a inizio 2023 di 500-700mila barili al giorno, come risposta al price cap deciso da Unione europea, G7 e Australia. Lo ha detto il vicepremier russo Aleksandr Novak, citato dall'agenzia Tass. "All'inizio del prossimo anno potremmo procedere a una riduzione (della produzione) di 500-700.000 barili giornalieri, che è all'incirca il 5-7% del totale", ha dichiarato Novak, che è responsabile per l'Energia nel governo russo.