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Sarebbero almeno 700mila i migranti, rifugiati e richiedenti asilo presenti in Libia, dove le condizioni di vita nelle carceri ufficiali sono più "sostenibili" per via dei rimpatri volontari. Tuttavia nei centri clandestini le torture sono probabilmente in aumento. Lo dice Christophe Biteau, capomissione di Medici senza frontiere nel Paese africano, che mette in luce le precarie condizioni di vita delle persone assistite dall'organizzazione.