Nei giorni scorsi Farage aveva annunciato che l'attivista di estrema destra, Tommy Robinson, non sarebbe entrato nel suo partito, nonostante il sostegno espresso pubblicamente da Musk
Dopo il governo laburista di Keir Starmer, Elon Musk se la prende anche con il suo più tenace oppositore, il leader populista Nigel Farage, sostenitore della Brexit e di Donald Trump. Secondo l'uomo più ricco al mondo, infatti, "non ha quello che ci vorrebbe" per capeggiare Reform Uk, il partito da lui stesso fondato nel 2018. L'attacco arriva dopo articoli di stampa su Musk e i suoi finanziamenti record alla formazione di ultradestra britannica. Nei giorni scorsi Farage aveva annunciato che l'attivista di estrema destra, Tommy Robinson, non sarebbe entrato nel suo partito, nonostante il sostegno espresso pubblicamente da Musk.
"Il partito Reform ha bisogno di un nuovo leader. Farage non ha quello che ci vorrebbe", ha scritto Musk sul proprio account del suo social X. Poco prima Farage aveva difeso Musk, dichiarando che aveva riportato "la libertà di parola" con X, in particolare dopo le sue critiche a Starmer, in cui il proprietario di Tesla, Stalink, X e Space X accusava il primo ministro di opporsi a un'inchiesta su presunti stupri da parte delle gang di migranti, insinuando una pretesa complicità del Labour.
Farage, in un articolo pubblicato dal quotidiano britannico Telegraph, ha dichiarato di aver incontrato Musk nella tenuta del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, a Mar-a-Lago. Secondo il leader di Reform Uk, durante il colloquio si è discusso della questione del finanziamento del partito britannico e l'imprenditore avrebbe garantito il suo sostegno al partito di Farage. Come sottolinea il "Telegraph", Musk e Farage non sono d'accordo sul fondatore dell'organizzazione islamofobica di estrema destra English Defense League, Tommy Robinson, che Musk ha "elogiato" sul suo social network.