NUOVO BRACCIO DI FERRO

Muslim ban: giudice delle Hawaii dà il via libera ai nonni, Trump fa appello

Nuovo braccio di ferro sul bando voluto dal presidente Usa

14 Lug 2017 - 20:52
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L'amministrazione Trump farà appello alla Corte Suprema per bloccare la sentenza di un giudice delle Hawaii che ha inflitto un nuovo colpo al muslim ban. Lo ha dichiarato il ministro americano della Giustizia, Jeff Sessions. La sentenza del giudice distrettuale Derrick Watson ha stabilito che il divieto ai viaggiatori di sei Paesi di maggioranza islamica non può impedire ai nonni e agli altri parenti dei cittadini degli Stati Uniti di entrare nel Paese.

Il giudice distrettuale (ma con competenze federali) Derrick Watson ha stabilito che i limiti imposti sull'ingresso negli Usa ad alcune categorie "classificate" secondo vari livelli di parentela - che è alla base della recente applicazione del provvedimento dopo la travagliata e contestata genesi del bando - non corrispondono alle intenzioni della Corte Suprema. Ovvero, si basano su un'interpretazione restrittiva della decisione che ha consentito lo sblocco del divieto già oggetto di una lunga sfida giudiziaria.

Il via libera della massima Corte, basato su una nuova versione del testo, concedeva di fatto una applicazione parziale del provvedimento originario, consentendo quindi limiti e restrizioni per "categorie". Aveva però fatto clamore e sollevato proteste la lista che l'amministrazione aveva elaborato sulla base di quelle indicazioni, bandendo in sostanza dal Paese i "parenti stretti" e in particolare sbarrando le porte ai nonni che volessero ricongiungersi ai loro familiari.

Secondo il giudice Wastson si è trattato di una interpretazione oltremodo restrittiva, da cui l'intervento per rimediare. Sulla base del "buon senso", semplicemente. "Il buon senso, per esempio, indica che la definizione di parenti stretti includa i nonni", ha spiegato il giudice illustrando le sue motivazioni per la decisione, che riguarda lo Stato delle Hawaii ma si estende a tutto il territorio nazionale in quanto è nelle facoltà del magistrato, pur definito distrettuale, interpretare la legge a livello federale, un potere che viene riconosciuto dalla Corte Suprema a questo livello di giudici.

La decisione del giudice Watson ordina al governo americano di escludere dall'applicazione del bando nonni, nipoti, cognati, cognate, zii e zie nipoti e cugini di persone che vivono negli Stati Uniti. Inoltre, il giudice stabilisce che il governo non può escludere dall'ingresso negli Usa rifugiati in possesso di una garanzia formale e una promessa di collocamento da parte di una apposita agenzia negli Stati Uniti. L'amministrazione non ci sta e rilancia la sfida: "Faremo appello alla corte Suprema".

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