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La detenzione di due giornalisti dell'agenzia di stampa Reuters, arrestati in Myanmar, è stata prorogata per altre due settimane. I due reporter rischiano fino a 14 anni di carcere in base alla legge sui segreti ufficiali, perché sospettati di possedere documenti relativi alla repressione da parte dell'esercito nello stato Rakhine. L'Onu accusa l'esercito birmano di pulizia etnica e di possibile genocidio contro la minoranza musulmana.