Nato, Rasmussen: "Pronti ad aiutare l'Iraq" Ucraina, Renzi: "Vertice favorisca il dialogo"
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Al via il blindato vertice dell'Alleanza atlantica in Galles. Sulla questione Mosca-Kiev, Gb e Usa chiedono all'unisono "fermezza"
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La crisi ucraina e i rapporti con Mosca sono al centro del blindatissimo vertice della Nato in programma fino a venerdì a Newport, in Galles. Regno Unito e Stati Uniti chiedono fermezza mentre l'Italia, con Matteo Renzi, condanna la Russia ma persegue la linea del dialogo. Seppur non in programma, si parla anche della questione Isis, con il segretario generale dell'Alleanza Atlantica, Rasmussen, che dichiara: "Se Baghdad chiede aiuto siamo pronti".
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Paese blindato - Per scongiurare qualsiasi episodio di violenza, le autorità del Regno Unite hanno messo in piedi una delle più vaste operazioni di sicurezza degli ultimi anni. Per pattugliare la zona attorno al resort, sono stati chiamati 9.500 agenti di polizia. Partecipano inoltre le forze armate. Al summit prendono parte 60 leader mondiali, tra cui Barack Obama, e i 4mila delegati.
Attesi 20mila manifestanti - Sono circa 20mila i manifestanti che protestano nel corso delle riunioni. I dimostranti hanno creato il loro "campo della pace" a Tredegar Park, vicino a Newport, dove si vedono numerose tende e bivacchi nella vasta zona verde.
Rasmussen: vertice cruciale in momento cruciale - Quello che si è aperto a Newport "è un vertice cruciale in un momento cruciale" perché "le condizioni della sicurezza sono cambiate drammaticamente". Lo ha detto il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen.
"Pronti ad aiutare l'Iraq" - La Nato "non ha ricevuto alcuna richiesta di impegno" in Iraq, ma "sono sicuro che se il governo iracheno presentasse una richiesta di assistenza, gli alleati la valuterebbero seriamente", ha detto poi Rasmussen parlando della delicata questione irachena. Il numero uno della Nato ha poi ricordato che, fino al 2011, l'Alleanza aveva una missione di addestramento e che se Baghdad chiedesse di riprenderla anche questa verrebbe valutata seriamente.
Russia, Obama e Cameron sposano la linea dura - Ma al centro del vertice c'è soprattutto la crisi in Ucraina. Il presidente americano, Barack Obama, e il primo ministro britannico, David Cameron, hanno assunto una posizione comune di sostegno all'Ucraina nella crisi con la Russia. Emerge dal loro intervento congiunto pubblicato sul quotidiano inglese The Times.
"La Russia ha violato le regole con la sua annessione illegale e autoproclamata della Crimea e con l'invio di truppe sul suolo ucraino minacciando e minando le fondamenta di uno Stato sovrano - scrivono i due leader -. L' Alleanza dovrebbe mettere in piedi una presenza permanente nell'Europa dell'Est sostenuta da una forza di reazione rapida composta da forze speciali terrestri, aeree e marittime che potrebbero essere dispiegati ovunque nel mondo in tempi molto rapidi".
Un nuovo richiamo, rivolto agli alleati, alla fermezza. Non solo nei confronti di Mosca ma anche contro i jihadisti dell'Isis. Obama e Cameron invitano poi al rispetto dell'obiettivo di almeno il 2% del pil per le spese militari.
Renzi: "Stop violazioni da parte della Russia" - "Dobbiamo essere uniti nella condanna del comportamento della Russia e sono inaccettabili le violazioni del diritto internazionale". E' la posizione che il premier Matteo Renzi ha espresso nell'incontro al vertice Nato con Poroshenko e Obama, aggiungendo che la Nato deve "aiutare una soluzione politica". Ad accompagnare il premier sono il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, nominata Alto Rappresentante della politica estera europea, e il ministro della Difesa, Roberta Pinotti.
"Pronti a rafforzare sanzioni Ue" - "La nostra reazione all'escalation militare della Russia deve essere ferma e rapida. Noi dobbiamo aumentare la pressione attraverso nuove sanzioni. Siamo pronti ad allargare il campo di misure restrittive nella finanza, nella difesa, tecnologie sensibili e beni 'dual use'", ha aggiunto Renzi
L'Italia per il dialogo - "Siamo certi che la posizione italiana favorevole a una ferma linea di principio dinanzi ai comportamenti russi e nello stesso tempo decisamente tesa a percorrere la via del dialogo sarà largamente condivisa dai partner Ue e da tutti i nostri alleati Nato", aveva già detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, alla vigilia del summit.
Mogherini: "Avanti con le sanzioni alla Russia, ma la via è politica" - Dal vertice Nato emerge la consapevolezza che non c'è una soluzione militare alla crisi ucraina, ma va sostenuto lo sforzo di Poroshenko a trovare una soluzione politica e diplomatica". Lo ha detto il ministro degli Esteri Federica Mogherini al termine della prima giornata del vertice Nato. "A Bruxelles si continuerà a discutere su un nuovo pacchetto di sanzioni alla Russia perché continuino ad essere uno strumento di pressione politica".
Rasmussen: "Da Mosca solo parole" - "Mentre parla di pace, Mosca non ha fatto neppure un passo" per la de-escalation. Lo afferma il segretario della Nato, Anders Fogh Rasmussen, aggiungendo che "ora la Russia combatte contro l'Ucraina" e che l'Alleanza è "unita" ed è "al fianco di Kiev". Il vertice ha concordato l'apertura di quattro "trust fund" a favore dell'Ucraina per 15 milioni di euro e altri contributi verranno versati bilateralmente da singoli Paesi, ha aggiunto Rasmussen.