La tv di Stato britannica ha ottenuto prove che mettono in dubbio il resoconto della guardia costiera greca riguardo il tragico naufragio
Sul naufragio di migranti avvenuto in Grecia mercoledì scorso, la Bbc ha ottenuto prove che mettono in dubbio il resoconto della guardia costiera greca. L'analisi del movimento di altre navi nell'area suggerisce che il peschereccio sovraffollato non si è mosso per almeno sette ore prima di capovolgersi. La guardia costiera sostiene che l'imbarcazione era in rotta verso l'Italia e non necessitava di soccorsi. Al momento risultano almeno 79 persone morte, ma le Nazioni Unite affermano che ne mancano almeno 500 all'appello.
L'Onu ha chiesto un'indagine sulla gestione del disastro da parte della Grecia. Funzionari greci sostengono che le persone a bordo hanno
riferito che non volevano aiuto e che non erano in pericolo fino a poco prima che la loro barca affondasse.
Il capitano greco della petroliera Faithful Warrior, che si era trovato nei pressi del peschereccio naufragato, aveva avvisato alle 21.45 il centro di ricerca e salvataggio della Guardia costiera greca che il peschereccio "stava oscillando pericolosamente a causa del sovraffollamento su tutti i ponti". Lo riporta la testata greca Efimerida ton syntakton, citando il rapporto del capitano a disposizione delle autorità che stanno indagando sulla vicenda.
Il primo ministro pakistano Shehbaz Sharif ha annunciato per lunedì una "giornata di lutto" per la tragedia del peschereccio affondato. Si teme che molti pakistani siano morti nel naufragio, anche se il numero esatto non è stato ancora confermato ufficialmente. Sharif ha anche formato una commissione per indagare su quanto è accaduto e ha ordinato alle forze dell'ordine di rintracciare le persone coinvolte nel traffico di esseri umani. La maggior parte dei migranti scomparsi sarebbe originaria dello Stato di Azad Kashmir (almeno 50) e di quello di Gujarat (47 persone), stando ai loro familiari pachistani.