Mosca arresta un giornalista per aver partecipato alla realizzazione di video legati al dissidente russo
Il presidente russo Vladimir Putin probabilmente non ha ordinato direttamente di far morire Alexei Navalny. Lo riporta il Wall Street Journal citando fonti dell'Intelligence americana. La conclusione dei servizi segreti statunitensi viene criticata dagli alleati del dissidente russo, secondo i quali chi afferma che Putin non sapesse "chiaramente non capisce come funziona la Russia moderna". "L'idea che Putin non fosse informato e non abbia approvato l'uccisione di Navalny è ridicola", mette in evidenza in una nota al Wall Street Journal Leonid Volkov, alleato di Navalny.
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Il Wall Street Journal ha affermato che le conclusioni tratte dagli 007 Usa sono condivise da diverse agenzie, tra cui la Cia, l'Ufficio del Direttore dell'Intelligence nazionale e l'unità di Intelligence del Dipartimento di Stato.
"Ho visto l'articolo. Non lo descriverei come un articolo di alta qualità che merita attenzione. Sono solo speculazioni inutili". Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha commentato con i giornalisti l'articolo del Wall Street Journal. "Sembra che l'obiettivo fosse quello di dare al pubblico mondiale qualcosa da leggere nel fine settimana", ha tagliato corto Peskov.
Intanto, un giornalista russo che collabora con diversi media è stato messo in custodia cautelare con l'accusa di "estremismo" per aver partecipato alla realizzazione di video destinati al canale YouTube del gruppo legato a Navalny. Lo hanno annunciato le autorità giudiziarie di Mosca. Il giornalista Konstantin Gabov sarà agli arresti almeno fino al 27 giugno in attesa del processo, ha riferito su Telegram il servizio stampa del tribunale moscovita di competenza.