Il Ministro tedesco Mass chiede risposte "nei prossimi giorni", mentre da Mosca accusano Berlino di "bloccare l'inchiesta che loro stessi chiedono"
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La Germania, che attualmente presiede l'Unione Europea, avvierà le discussioni sulle sanzioni contro la Russia se Mosca non fornirà "nei prossimi giorni" spiegazioni per l'avvelenamento dell'oppositore Alexei Navalny. Lo dice il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas al quotidiano Bild. Da Mosca, la portavoce del ministero Zakharova accusa il governo di Berlino di bloccare gli sforzi di far luce sulla vicenda.
"Indizi su Mosca, subito una spiegazione" - "Ci sono forti indizi che implicano il coinvolgimento del governo di Mosca nell'avvelenamento di Navalny", ha detto il Ministro Maas, "e la sostanza con la quale è stato avvelenato in passato è stata nelle mani delle autorità russe, ragioni per cui ci aspettiamo subito una risposta dal Cremlino. Fissare ultimatum non aiuta nessuno, ma se non aiutano a chiarire cosa è successo allora dovremo discutere una risposta coi nostri partner".
La risposta dal Cremlino - La Russia, dopo la richiesta di un chiarimento, ha accusato il governo tedesco di aver bloccato gli sforzi di far luce sul caso Navalny. "Berlino sta bloccando l'inchiesta che lei stessa chiede. Lo fa apposta?", ha commentato su Facebook il portavoce del Ministro degli Esteri russo Maria Zakharova.
L'oppositore politico avvelenato - Alexei Navalny è attualmente ricoverato a Berlino dove i medici tedeschi hanno stabilito che la causa dell'avvelenamento è da attribuire a un agente nervino chiamato Novichok, sostanza progettata nell'ex Unione Sovietica per scopi militari.