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"Lui mi disse: penso ci sia un'alta probabilità che da qui non uscirò mai, accettiamolo. Io risposi solo: lo so". A parlare è Yulia Navalnaya, la moglie di Aleksei Navalny, il dissidente russo morto in carcere il 16 febbraio, ricordando un colloquio avuto con il marito mentre era dietro le sbarre. "So che molti, e di certo il potere, si aspettavano che a un certo punto avrei detto: basta, hai una famiglia, lascia perdere, qui avvelenano gli oppositori. Avremmo potuto avere una bella vita. Ma basta non glielo avrei detto mai. Proprio perché eravamo in un Paese che avvelena gli oppositori", ha aggiunto la donna in un'intervista al Corriere della Sera.