Un non meglio precisato problema al motore ha causato un'esplosione nella sala macchine: almeno due marinai dispersi. Mosca conferma l'affondamento
Si tinge di giallo la sparizione della nave cargo russa "Ursa Major", inviata da Mosca per evacuare armi ed equipaggiamenti dalla Siria: ha subito un guasto al tubo del carburante del motore principale ed è affondata al largo della Spagna. Secondo alcune fonti non confermate l'incidente sarebbe stato causato da un'esplosione a bordo con il conseguente affondamento dell'imbarcazione: almeno due marinai risultano dispersi. L'intelligence militare ucraina Hur parla da parte sua di una nave mercantile russa "Sparta" inviata in Siria che si trovava alla deriva vicino alla costa del Portogallo.
Quattordici membri dell'equipaggio sono stati tratti in soccorso e due sono stati dichiarati dispersi. La nave cargo russa è affondata tra il comune di Aguilas, nel sud-est della Spagna, e la città di Orano, in Algeria, dopo un'esplosione nella sala macchine, secondo quanto ha riferito "El Espanol". I membri dell'equipaggio tratti in salvo sono stati trasferiti al porto di Cartagena. Oltre al soccorso marittimo spagnolo, alle operazioni di salvataggio hanno collaborato anche alcune navi nella zona. L'Ursa Major era partita da San Pietroburgo dodici giorni fa ed era in rotta verso il porto di Vladivostok, in Russia, con un arrivo previsto il 22 gennaio. Secondo quanto riferito, la nave mercantile stava trasportando container vuoti.
L'affondamento della nave cargo Ursa Major è stato confermato anche dal Cremlino. L'unità di crisi del ministero degli Esteri russo ha emesso un comunicato, citato dalla Tass, in cui scrive: "La nave cargo russa Ursa Major, di proprietà della compagnia SK-Yug, è affondata nelle acque internazionali del Mar Mediterraneo dopo un'esplosione avvenuta nella sala macchine. Quattordici dei 16 membri dell'equipaggio (tutti cittadini russi) sono stati tratti in salvo e portati al porto di Cartagena nella regione spagnola di Murcia dal servizio di soccorso".