Aperti anche alle ragazzine, in tre giorni insegnano come maneggiare le armi anche in situazioni di combattimento
Le immagini contenute nella gallery sottostante non arrivano dal Califfato islamico e non raccontano nemmeno l'arruolamento di baby soldati in un lontano stato africano dilaniato da una guerra civile. Arrivano invece, dalle "civilissime" Pennsylvania e Carolina del Sud, stati in cui si tengono alcuni dei più rinomati campi estivi nei quali gli adolescenti imparano a usare armi di ogni genere, dalle semplici pistole ai fucili a pompa. Come riporta l'edizione americana del "Guardian", tali raduni sono aperti già a bambini di nove anni.
Come mostra anche un video, gli iscritti al "2A Heritage Junior Camps" in tre giorni imparano a maneggiare le armi e a sparare contro bersagli mobili, ma simulano snche situazioni di combattimento vero e proprio. Sono ammesse pure le ragazzine che si misurano tanto con i fucili a pompa qiuanto con i revolver più leggeri.
Negli ultimi tre anni la United States Practical Shooting Association (USPSA) ha promosso borse di studio per tali campi di tiro estivi come parte di uno sforzo per attrarre soci più giovani. "C'è una reale esigenza organizzativa di rivitalizzare e far crescere l'appartenenza all'USPSA presso un pubblico più giovane," scrive l'USPSA in un documento programmatico.
I sostenitori di tali corsi sono convinti che insegnare ai bambini come si impugna e si usano le pistole li rende più sicuri in un paese dove ci sono più di 200 milioni di armi da fuoco. "Voglio che i miei figli sappiano come reagire quando si troveranno in una situazione di pericolo, magari nella loro scuola" spiega David Power, uno degli organizzatori dei 2A Heritage Junior Camps.
L'esistenza di tali percorsi per addestrare i più giovani sta facendo discutere negli Stati Uniti e in tanti sono dichiarati contrari. Secondo la Coalition to Stop Gun Violence, per esempio, ha dichiarato che "la lezione che si insegna così ai bambini è che le armi sono le soluzioni a tutti problemi".