Il bilancio delle vittime e dei feriti continua a salire, mentre non si ferma lo sciame sismico. Adesso è allarme epidemie
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Sale a più di seimila morti e oltre 11mila feriti il bilancio del devastante terremoto che sabato ha colpito il Nepal, mentre altre persone riemergono vive dalle macerie. Messo in salvo un ragazzo di 15 anni. Secondo quanto emerso, almeno 19 sarebbero i morti per la frana verificatasi sull'Everest in seguito al sisma. Altre 61 vittime tra India e Bangladesh, 25 nel Tibet.
I miracolosi salvataggi - Nel giorno in cui i soccorritori stavano per dichiarare la fine delle ricerche dei superstiti, un ragazzo di 15 anni è stato estratto vivo dalle macerie di una pensione di Kathmandu crollata nel devastante sisma di sabato. Un miracoloso ritrovamento che giunge dopo giorni di feroci polemiche sui ritardi nei soccorsi e sull'incapacità del governo di gestire la calamità.
Il ragazzo ha raccontato di essere sopravissuto per cinque giorni in una stretta fessura tra due lastre di cemento mangiando due scatole di burro e succhiando acqua da alcuni abiti bagnati. Si trova ora ricoverato all'ospedale militare, ma le sue condizioni sono buone. I medici si sono detti sorpresi dalla sua incredibile capacità di resistenza. Il miracolo di Pemba si è replicato ore dopo anche per una ventenne, Krishna Devi Khadka, anche lei estratta viva dalle macerie vicino la stazione autobus di Kathmandu. Era a lavoro come cameriera in un ostello quando il sisma ha colpito. Era intrappolata tra i cadaveri di tre persone, tra cui suo zio.
Stato di crisi nelle aree colpite - Intanto il governo nepalese ha dichiarato lo stato di crisi nei 12 distretti della valle di Kathmandu più colpiti: in base a questa disposizione, le autorità locali possono confiscare proprietà private, medicine, cibo, indumenti o macchinari per venire in aiuto alla popolazione terremotata.
Attesi 9mila morti e 3,5 mld dollari danni - Il terremoto in Nepal dovrebbe avere un bilancio finale intorno alle 9mila vittime, con danni agli edifici per circa 3,5 miliardi di dollari. Lo indicano i modelli matematici del sito earthquake-report.com, il più grande database indipendente sui terremoti al mondo - che si basa su diversi tipi di dati, dai tweet alle segnalazioni delle stazioni sismologiche - in 60 lingue.
Cremazioni a Kathmandu, manca legna per le pire - Nell'antico complesso religioso del tempio di Pashupati Nath, a Kathmandu, dove giorno e notte si cremano i morti del sisma comincia a scarseggiare la legna per le pire, mentre gli operatori sono ormai stremati. "In condizioni normali organizziamo in media circa 20 o 25 cremazioni al giorno - dice uno dei 32 assistenti noti come "ghate bajes" - ma ora ce ne sono fino a 150 al giorno".
L'aria nei pressi del crematorio, situato sul fiume Bagmati, nel pieno centro della capitale, è diventata irrespirabile. Gli addetti sono costretti a lavorare senza sosta per smaltire il grande numero di corpi che arrivano. Spesso le cremazioni sono svolte senza i rituali religiosi e con l'aiuto dei familiari. Da circa due anni fa è pronto un crematorio elettrico, mai entrato in funzione per problemi tecnici.
Rientrano i primi italiani - E' attesa in giornata il rientro dal Nepal con voli commerciali "reperiti e messi a disposizione dall'Unità di crisi della Farnesina" del primo gruppo di italiani bloccati nel Paese asiatico dopo il sisma che ha causato oltre 5.300 morti e 8.000 feriti. Ancora tre i connazionali dispersi.