Lo ha annunciato il legale del poliziotto coinvolto nella sparatoria: "Lo fa per l'incolumità sua e dei colleghi"
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"Non c'è alcuna possibilità che Darren Wilson lavori ancora nella polizia": con queste parole il legale dell'agente che il 9 agosto scorso ha ucciso il 18enne nero Michael Brown a Ferguson, in Missouri, ha fatto sapere che il suo addio alla divisa è solo una questione di tempo. Darren Wilson, il 9 agosto ha Michael Brown e nei giorni scorsi la procura aveva deciso di non rinviarlo a giudizio.
"Parlando realisticamente, Darren non farà più l'agente di polizia e lui lo capisce", ha detto l'avvocato Neil Bruntrager, citato da Nbc News. "Non è una questione di se, è una questione di quando - ha aggiunto -. E' in ferie retribuite, e ci sono discussioni in corso perché il suo allontanamento dal reparto avvenga in modo amichevole".
Secondo il legale, infatti, Wilson "non si fa illusioni", ma per lui è importante il modo in cui lascerà il Dipartimento. A mettere in guardia Wilson sulle conseguenze di una sua eventuale permanenza nelle forze dell'ordine dopo quanto accaduto a Ferguson è stato nei giorni scorsi il procuratore James Towey. Towey ha spiegato al giovane: "Ti rendi conto che la prima chiamata che riceverai una volta tornato al lavoro sarà un vicolo cieco e verrai giustiziato?". "Lui ci ha pensato su per un minuto e ha detto: 'Questa è la realtà'", ha poi precisato il procuratore, parlando con il Washington Post.
Così Wilson si è dovuto rendere conto che se tornasse ad indossare la divisa da poliziotto potrebbe mettere in pericolo la sua vita e quella dei colleghi. Questo anche se nell'intervista esclusiva alla Abc ha affermato di avere la "coscienza pulita" sull'uccisione di Brown, poiché ha fatto "solo il suo lavoro".