I punti pubblici di connessione nella Grande Mela sono durati solo pochi mesi, troppe le segnalazioni di abuso del servizio
Polemiche a New York per la decisione di disattivare, almeno temporaneamente, i 400 punti di connessione wi-fi pubblica e gratuita inaugurati appena sette mesi fa. Troppe le segnalazioni di abuso del servizio arrivate a LinkNyc, l'operatore che finora ha gestito le colonnine della Grande Mela. Gli spot (in diversi casi) si sono trasformati infatti in breve tempo in un bivacco di senzatetto, malviventi ed esibizionisti sorpresi a masturbarsi tra la gente.
La disattivazione del wi-fi pubblico è stata avvallata dal sindaco Bill De Blasio, che ha valutato le proteste di cittadini e negozianti. Nei sette mesi di funzionamento del servizio, questo è diventato un problema per la costante presenza di homeless attorno alle colonnine, spesso muniti di sedie o appoggi per poter navigare su internet anche per ore. Rilevato anche l'utilizzo da parte di criminali e malviventi, oltre che di uomini intenti a guardare film porno, con annessi atti osceni per le strade della metropoli.
L'uso della connessione free ha quindi preso una piega ben diversa da quella auspicata da amministratori pubblici e gestori, che avevano pianificato il servizio in particolare per i turisti in visita nella città. Le postazioni multimediali, ricavate dalle vecchie cabine telefoniche, sono state "spente" in attesa di trovare una soluzione al problema; tra le novità in vista della riattivazione, nuovi filtri per un certo tipo di contenuti e limitazioni per il volume dei dispositivi nelle ore notturne, già sperimentati ma non soddisfacenti. Una delle opzioni prese in esame potrebbe essere una connessione a tempo.