La sostanza si fa largo anche nei ceti abbienti del Queens. Tra le vittime molti maschi bianchi
L'eroina diventa sostanza killer per eccellenza a New York: il bilancio dei morti per overdose del 2013 è infatti ai livelli più alti in un decennio. In tutto 420 vittime, mentre 362 persone si sono iniettati dosi quasi letali: una ecatombe sia in termini assoluti che in rapporto alla popolazione. I dati sono stati resi pubblici dall'assessorato alla salute della metropoli.
Tra le vittime dello stupefacente che ha ucciso l'attore Philip Seymour Hoffman, si registra una crescita esponenziale di maschi bianchi. Il bilancio dei morti è più che raddoppiato negli ultimi tre anni, mentre, sempre secondo le statistiche municipali, si è stabilizzato il numero delle vittime (215) per abuso di pillole derivate da oppiacei. L'eroina sembra aver raggiunto nuove aree della città, con punte di diffusione appunto tra i bianchi e i ceti abbienti, ma anche tra gli ispanici di mezza età nel Bronx.
Dieci anni fa il corridoio della morte per eroina partiva dal centro di Brooklyn per lambire il South Bronx e East Harlem: in pratica i quartieri più poveri della città, ha spiegato Andrew Kolodny, specialista in tossicodipendenze dell'assessorato alla salute nel 2003 quando il numero delle vittime era salito sopra quota 400: "Nel resto della cittàStaten Island, Queens, la maggior parte di Manhattan, niente".
L'anno scorso invece l'aumento maggiore e' stato a Queens, dove sono morte 81 persone contro 53 nel 2012, un aumento attribuito alla diffusione della droga tra i maschi bianchi giovani. Erano bianchi anche 30 sui 32 morti a Staten Island.