A causa della decadenza del "Title 42" e della grande quantità di persone al confine con il Messico, l'amministrazione della Grande Mela ha revocato la norma. Già 11mila migranti hanno attraversato il confine prima ancora della scadenza
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New York ha raggiunto il limite, o almeno questo afferma l'amministrazione, che nelle ultime ore ha sospeso una norma che permetteva ai migranti di ricevere un tetto (o una stanza in caso di nuclei famigliari) una volta arrivati in città. L'emergenza dell'ultimo periodo, con oltre 200 persone in arrivo ogni giorno, e l'aumento delle spese, con 2,9 miliardi di dollari utilizzati solo per gli alloggi, ha spinto il sindaco Eric Adams a sospendere alcune norme a sostegno dei più deboli. "Questa non è una decisione presa alla leggera e faremo ogni sforzo per portare i richiedenti asilo in un riparo il più rapidamente possibile, come abbiamo fatto dal primo giorno", ha detto Adams.
Nelle ultime settimane l'amministrazione era arrivata persino a dover collocare i migranti all'interno delle palestre, dopo aver requisito, a pagamento, 107 palazzi di cui molti alberghi adibiti a centri di accoglienza e soggiorno. Attualmente ci sono oltre 78 mila persone nel sistema di "shelter" cittadino, in gran parte migranti, ospitati tra 120 "rifugi" e otto centri di soccorso umanitario. Queste leggi avevano aiutato la città a non far aumentare a dismisura il numero di senzatetto, garantendo un livello minimo di assistenza. Questo fatto è stato sfruttato da alcuni governatori repubblicani (come Texas e Florida), che hanno mandato i migranti indesiderati sul territorio newyorkese (una delle cosiddette "città santuario").
A ciò si aggiunge ciò che sta accadendo a livello nazionale. L'abolizione, a partire da venerdì, della "Title 42" una legge statunitense approvata nel 1944 e introdotta da Trump nel 2020 in fase pandemica, permetteva al governo di bloccare gli ingressi al confine nel caso in cui ci siano rischi legati alla diffusione di una malattia contagiosa. Ciò rendeva di fatto molto più semplice e veloce gestire la grande quantità di migranti presenti al confine rispetto alle leggi ordinarie che impongono maggiori controlli. Allo stesso tempo ciò consentiva ai migranti di poter rimanere sul territorio Usa fino alla fine del periodo necessario a effettuare questi controlli, creando di fatto milioni di clandestini.
il ministro della sicurezza interna, Alejandro Mayorkas, ha intanto ribadito che i confini americani "non sono aperti", e ha messo in guardia rispetto a "dure conseguenze" per chi entra illegalmente negli Usa, dal procedimento penale all'espulsione con il divieto di rientrare nel Paese per almeno 5 anni.
Intanto oltre 11mila migranti hanno già attraversato il confine prima ancora della scedenza del Title 42, e a Al Paso, in Texas, in migliaia sono accampati all'esterno dell'Opportunity Center e della chiesa del Sacro Cuore. Le autorità di El Paso avevano infatti già annunciato alla fine della scorsa settimana che tra i 10.000 e i 15.000 migranti, già in attesa a Juarez in Messico, avrebbero cercato di entrare negli Usa.
Le nuove regole introdotte da Biden, per quanto più severe rispetto a quelle pre-Title 42, rischiano di aggravare ancora di più la situazione (si rischia di passare dai 200 ai 1.000 arrivi giornalieri) e per questo sono state ampiamente criticate dall'amministrazione cittadina. Fabien Levy, il portavoce del sindaco, ha affermato che la città sta facendo del suo meglio in circostanze difficili, "Ma senza ulteriore sostegno da parte dei nostri partner federali e statali, temiamo che il peggio possa ancora venire".