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Qualsiasi intervento militare in Niger per riportare al potere il presidente Mohamed Bazoum, destituito da un golpe, sarebbe considerato "una dichiarazione di guerra contro il Burkina Faso e il Mali". Lo rendono noto i governi di Ouagadougou e Bamako in un comunicato congiunto, all'indomani dell'ultimatum della Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale (Ecowas-Cedeao) che non esclude l'uso della forza se non verrà ripristinato l'ordine costituzionale.