Il rilascio sarebbe frutto di negoziati con il governo federale. Due delle ragazze sono mutilate e una ha un figlio molto piccolo
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Gli uomini di Boko Haram hanno rilasciato 82 delle oltre 250 studentesse rapite nell'aprile 2014 a Chibok, in Nigeria. Secondo fonti citate dalla stampa locale, il rilascio sarebbe frutto di negoziati tra il gruppo islamico e il governo federale: la "contropartita" è stata la liberazione di alcuni sospetti militanti islamici detenuti. In attesa di essere trasportate in aereo, le ragazze si trovano a Banki, nello stato di Borno.
Anche il governo ha confermato la liberazione delle giovani, tutte liceali, che furono portate via con la violenza poco più di tre anni fa dalla loro scuola nella città di Chibok, nel nord-est del Paese.
Fonti locali: mutilate due delle ragazze - Tutte le ragazze liberate sono molto magre, due di loro mutilate e una con un figlio piccolo, secondo quanto riferisce la stampa nigeriana dopo le segnalazioni diffuse da alcuni esponenti di un gruppo di autodifesa della città di Banki, quella dove le giovani sono arrivate dopo il rilascio al confine con il Camerun. Una di loro ha un'amputazione a una gamba dovuto a bombardamento dell'esercito nigeriano, l'altra a una mano per un'infezione. Una di loro, molto giovane, ha un figlio molto piccolo, di meno di due anni, concepito durate la prigionia.
Non è il primo rilascio delle ragazze rapite tre anni fa: molte erano già state liberate in questi anni a gruppi, mai numerosi come quest'ultimo. Finora nelle mani dei Boko Haram ce n'erano ancora 195. La tragedia diede vita a un movimento mondiale che chiedeva la loro liberazione, denominato 'Bring Back Our Girls'.