Intanto le persone nei villaggi si difendono dagli attacchi dei Boko Haram: 200 gli estremisti islamici uccisi nel nord-est
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Il presidente della Nigeria, Goodluck Jonathan, ha escluso la possibilità di liberare prigionieri islamici in cambio delle liceali rapite da Boko Haram. Lo riferisce il sottosegretario per l'Africa britannico Mark Simmonds: "Il presidente mi ha detto chiaramente che non ci saranno negoziati con Boko haram che includano uno scambio". Intanto circa 200 Boko Haram sono rimasti uccisi in un attacco condotto contro tre villaggi del nord-est del Paese.
Lo riferiscono media locali, la Bbc, e Al Jazeera citando propri testimoni. Secondo il quotidiano nigeriano Daily Trust che cita funzionari e abitanti dei villaggi, all'incirca "300 estremisti, con tutta probabilità dei Boko Haram, hanno preso d'assalto Rann e altri due villaggi adiacenti intorno alle quattro del mattino, hanno ucciso diverse persone e dato fuoco ad alcune case, ma hanno incontrato una forte resistenza da parte dei locali che li hanno respinti e ne hanno uccisi 200 con armi primitive".
Un funzionario dello Stato di Borno, che è voluto restare anonimo, ha confermato l'attacco e ha aggiunto che "oltre ai 200 islamisti uccisi, in molti sono riusciti a fuggire, ma sono rimasti feriti gravemente". "La nostra gente - ha aggiunto - è anche riuscita a sequestrare 70 moto con le quali gli aggressori erano arrivati, due veicoli e un blindato". La stessa fonte ha poi precisato che "alcuni estremisti sono stati catturati", senza però precisarne il numero. Gli scontri sarebbero "durati diverse ore". Il Daily Trust ricorda che si tratta del secondo attacco contro Rann. Un mese fa lo stesso villaggio venne attaccato, ma in quel caso gli islamisti non riuscirono a penetrarvi.