E' la fotografia fatta dal Wall Street Journal che riporta i dati diffusi dallo Stato africano e da Huma Rights Watch
Sono almeno 10mila i bambini che in Nigeria negli ultimi tre anni sono stati rapiti da Boko Haram, indottrinati al fondamentalismo sanguinario e usati come combattenti, spie e kamikaze per attacchi suicidi. A fotografare le violenze del gruppo jihadista è il Wall Street Journal, riportando i numeri dei rapimenti diffusi dalla Nigeria e dall'associazione Human Rights Watch.
Picchiati, drogati e spesso lasciati morire di fame: pochi i bambini che sono riusciti a sfuggire alle violenze di Boko Harama. Di alcuni di questi il Wsj ha raccolto le loro storie.
"Ci divecano: uccidete, è necessario per andare in paradiso" - "Ci dicevano che è giusto uccidere anche i nostri genitori. Dicevano: questo è quello che devi fare per andare in paradiso", ha racconta Samiyu, uno dei bambino fuggito che nel suo periodo di prigionia ha assistito, tra le altre cose anche alla decapitazione di un altro "piccolo soldato".
Bambini addestrati a diventare kamikaze - Abudakar invece era il baby sitter di alcuni bambini rapiti, nessuno di più di quattro anni. Venivano costretti a guardare video di propaganda jihadista e giocavano agli "attacchi suicidi". "Quando giocavano si divertivano. Ma si stavano preparando per la guerra", ha raccontato. .
Idriss invece addestrava i bambini a combattere. E' riuscito a fuggire convincendo una delle guardie del campo dove l'avevano portato a lasciargli usare un motorino per andare a prendere dell'acqua: a metà strada ha abbandonato il mezzo e si è messo a correre. Idriss oggi vive in una casa con altri bambini fuggiti, ma per la riconquistare la sua libertà ha dovuto tagliare completamente i ponti con il passato: nemmeno i suoi genitori sanno dove si trovi.