Brahim Aoussaoui

Nizza, la madre dell'attentatore: "Prima di scoprire la fede, faceva uso di alcol e droghe"

Il fratello Yassine ha spiegato che il 21enne non aveva avvertito la famiglia della sua partenza per l'Italia

30 Ott 2020 - 20:31
Il presunto autore dell'attentato a Nizza © Ansa

Il presunto autore dell'attentato a Nizza © Ansa

"Prega da circa due anni e mezzo. Si divideva tra casa e lavoro. Non usciva né frequentava altre persone". A parlare è la madre di Brahim Issaoui, autore dell'attentato a Nizza, in cui hanno perso la vita tre persone. La donna ha spiegato che prima di avvicinarsi alla religione, il 21enne faceva uso di alcol e droghe. Brahim aveva comunicato alla famiglia il suo arrivo in Francia per cercare lavoro il giorno prima dell'attacco.

Le parole della famiglia - Sono sconvolti i familiari del giovane tunisino che, mercoledì 29 ottobre, a Nizza ha accoltellato diverse persone, tre delle quali hanno perso la vita. La madre e il fratello hanno riferito a un corrispondente di AFP di non riuscire a spiegarsi come Brahim abbia potuto compiere un gesto così grave.

La sua vita in Tunisia - Nato in una famiglia numerosa, composta da otto figlie e tre figli, ha vissuto con i genitori in un quartiere popolare nella periferia della città costiera di Sfax, in Tunisia. "Da quando ha lasciato la scuola superiore, ha lavorato nella riparazione di motociclette", ha spiegato la madre, chiedendo di restare anonima.

Dopo aver messo da parte un po' di soldi, ha avviato un piccolo outlet di benzina. "Gli ho detto di affittare un piccola bancarella con questi 1.200 dinari (circa 400 euro) per poter lavorare", ha raccontato la donna, che ha aggiunto: "Mi ha detto che voleva fare un capannone per vendere benzina".

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La fede - Il giovane, che da due anni aveva abbandonato alcol e droga per dedicarsi alla religione, aveva già tentato invano la pericolosa traversata del Mediterraneo per arrivare in Italia. Ma, secondo il fratello Yassine, non aveva avvertito i parenti di questa nuova partenza.

L'arrivo in Francia - L'ultima telefonata è arrivata il giorno prima dell'attentato, quando il 21enne ha comunicato alla famiglia il suo arrivo in Francia per cercare lavoro. "In Italia aveva iniziato a lavorare nella raccolta delle olive", ha aggiunto il fratello.

La Tunisia condanna il gesto - La Tunisia ha condannato l'atto terroristico e ha avviato un'indagine. "Brahim Aoussaoui, nato nel 1989, non è stato identificato come terrorista dalle autorità tunisine", ha spiegato all'AFP il vice procuratore generale presso il tribunale di primo grado di Tunisi, Mohsen Dalì, che ha anche riferito: "Ha lasciato il Paese illegalmente il 14 settembre e ha precedenti penali per violenza e droga".

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