EDITING GENOMICO

Il Nobel per la Chimica alle due ricercatrici della tecnica "taglia-incolla" del Dna

Per la prima volta nella storia dei Premi dedicati alla scienza, sono due donne a dividere il riconoscimento più ambito. Charpentier e Doudna sono state insignite per il loro lavoro sull'editing genomico

07 Ott 2020 - 15:54
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Il premio Nobel per la Chimica è stato assegnato a Emmanuelle Charpentier, francese, e Jennifer A. Doudna, statunitense, le due ricercatrici che hanno messo a punto la tecnica che taglia-incolla il Dna: il metodo permette di riscrivere il codice della vita e serve quindi "per l'editing genomico". La Charpentier e la Doudna riceveranno una medaglia d'oro e un premio in denaro per circa 1,1 milione di dollari.

Prime due donne a dividere il Premio - E' la prima volta nella storia dei Nobel dedicati alla scienza che due donne dividono il premio più ambito dai ricercatori di tutto il mondo. Charpentier e Doudna dividono quest'anno il Nobel per la Chimica che, dalla sua istituzione nel 1901, è stato assegnato finora a cinque donne.

Le "forbici genetiche", che permettono di modificare il Dna in modo semplice ed economico, hanno finora aperto la via a molte terapie un tempo impossibili. Usandole, i ricercatori possono modificare il Dna di animali, piante e microrganismi con estrema precisione. Solo l'immaginazione può porre limiti alle sue applicazioni", sottolinea la Commissione dei Nobel.

La tecnica della Crispr/Cas9 - La cosiddetta Crispr-Cas9 è un metodo per riscrivere le basi del codice genetico approdato nei laboratori all'inizio degli anni 2000. Da allora ha rivoluzionato il lavoro degli scienziati, promettendo la cura di molte delle malattie che hanno una base genetica. Alcune sperimentazioni sono in corso anche per il cancro. Negli ultimi anni la tecnica si è rivelata uno strumento di lavoro enormemente utile per creare modelli animali di malattie che colpiscono l'uomo e per mettere a punto piante resistenti alle malattie.

Le origini e il futuro - Crispr è un metodo inventato in epoche ancestrali dai batteri per tagliare il genoma dei virus che li invadevano. Le "forbici molecolari" osservate in laboratorio di Charpentier e Doudna vengono oggi usate dai ricercatori per fare ogni tipo di intervento sul Dna di piante e animali. Sull'uomo è usata più prudenza, perché si tratta di un metodo non ancora esente dagli errori.

Chi sono le vincitrici - Fra i vari protagonisti Stoccolma ha deciso di premiare le due ricercatrici che da più tempo si dedicavano alla ricerca sulla Crispr, riconoscendo il lavoro di due donne che erano partite dalla ricerca di base. Emmanuelle Charpentier (52 anni) è nata nel 1968 in Juvisy-sur-Orge, ha completato gli studi presso l'Istituto Pasteur e attualmente lavora in Germania, a Berlino, dove dirige l'Istituto Max Planck Unit per le Scienze dei patogeni. Jennifer A. Doudna (56 anni) è nata nel 1964 a Washington e, dopo gli studi presso l'Università di Harvard, si è trasferita all'Università della California di Berkeley, dove lavora attualmente.

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