L'evento è culminato con "Don't Look Back in Anger”, diventato l'inno della rinascita di Manchester dopo l'attentato
Sono passati più di tre mesi da quando, alla Manchester Arena, durante il concerto di Ariana Grande, un attentato terroristico ha causato la morte di 22 persone. Dopo centodieci giorni - sabato 9 settembre - la struttura ha riaperto con un grande evento live: un concerto di beneficenza. Tra i grandi cantanti presenti anche Noel Gallagher, visibilmente commosso di fronte alle 14mila persone che hanno partecipato.
L'evento live è culminato con “Don't Look Back in Anger”, diventato una sorta di inno della rinascita di Manchester dopo l'attentato. “Ogni volta che cantate, vinciamo. Quindi cantate come non avete mai fatto prima”, ha detto l'ex Oasis introducendo la canzone. Gallagher ha suonato - insieme alla sua band, gli High Flying Birds - anche altri successi condivisi in passato con suo fratello Liam.
Gli screzi con il fratello - Ancora scintille tra i fratelli Gallagher, nonostante l'intento solidale dell'evento. Il pianto di Noel non è stato apprezzato dal fratello Liam, che ha pubblicato un tweet di accusa sui social: "Si è commosso, dai, non ve la bevete, perché a lui non gliene frega un c...".
NG broke down in tears cmon you seriously ain't buying that he doesn't give a fuck
— Liam Gallagher (@liamgallagher) September 10, 2017