Il Royal College dei medici attacca duramente le decisioni della contea inglese temendo che possa verificarsi un effetto domino
I responsabili delle aziende ospedaliere del North Yorkshire hanno annunciato che i pazienti con un indice di massa corporea superiore a 30 - soglia in cui si entra nella categoria dell'obesità - e i fumatori non avranno diritto per un anno alle operazioni di routine, in particolare a quelle di anca e ginocchia. La decisione è stata presa dopo i tagli ai finanziamenti per il sistema sanitario.
La decisione, descritta dal Royal College dei chirurghi come la più drastica che il sistema sanitario nazionale britannico moderno abbia mai visto, ha innescato una polemica accesa in Inghilterra, perchè si teme che anche altre aziende ospedaliere possano seguire questa linea, specialmente se i finanziamenti dovessero diminuire ulteriormente. Il divieto di operarsi non varrà per i malati terminali, che in questi casi potranno continuare a curarsi. Fumatori e obesi, invece, per essere riammessi alle cure dovranno rispettivamente dimostrare di aver smesso di fumare da almeno otto settimane e di aver perso il 10 per cento del loro peso.
Le reazioni Le restrizioni decise dalla Vale of York Clinical Commissioning Group hanno scatenato le reazioni del Royal College dei chirurghi. La presidente Clare Marx ha subito condannato la decisione: "A questo punto queste politiche diventeranno la norma e non l'eccezione". Critico anche l'ex ministro della Salute Norman Lamb, che ha giudicato le restrizioni a obesi e fumatori oltraggiose. I responsabili del sistema sanitario inglese hanno chiesto al Vale of York Clinical Commissioning Group di rivedere il suo approccio per assicurarsi che sia ragionevole a livello clinico.