ricorso di un molestatore dopo la condanna

Norvegia, l'accesso ai social è un "diritto umano"? Il caso alla Corte suprema

Un uomo condannato per molestie su un minore a 13 mesi di reclusione non può usare Snapchat per 2 anni. E ha fatto ricorso

02 Mag 2024 - 12:26
 © ansa

© ansa

In Norvegia, questo giovedì, un uomo ha richiesto alla Corte Suprema norvegese di dichiarare l'accesso ai social "un diritto umano". L'uomo - di cui non è stata fornita l'identità - è stato condannato, un anno fa, per molestie su un minore a 13 mesi di prigione. Inoltre, gli è stato vietato di utilizzare per due anni Snapchat, nota app utilizzata dai ragazzi per chattare e inviare immagini. È qui, infatti, che l'uomo sarebbe entrato, inizialmente, in contatto con la vittima. 

La difesa

 Una pena ingiusta, secondo gli avvocati dell'uomo che hanno posto l'attenzione proprio sull'uso dei social. Per i legali, infatti, privare il proprio assistito dell'account è illegale ai sensi della Convezione Europea dei Diritti dell'Uomo. "Il caso solleva importanti interrogativi sulla misura in cui lo Stato può limitare l'accesso ai social media per esercitare il diritto alla libertà di espressione e mantenere le connessioni sociali", ha dichiarato l'avvocato John Christian Elden. La Norvegia, tra l'altro, fu il secondo Paese a ratificare la Convenzione nel 1952, dopo il Regno Unito.

La decisione della Corte

 Nelle prossime settimane è attesa la sentenza del tribunale norvegese. La decisione potrebbe segnare un crocevia fondamentale, qualora effettivamente venisse ritenuto l'accesso ai social un "diritto umano", fondamentale per la libertà di espressione. In ogni caso, il tribunale della Corte si pronuncerà tenendo, soprattutto, in considerazione le leggi che regolano l'utilizzo di Snapchat.

Cosa è Snapchat e cosa prevede il suo regolamento

 Gestito da Snap Inc., consente agli utenti di inviare e ricevere messaggi, scomparsi una volta letti. Gli utenti che entrano in contatto, previo consenso, possono essere localizzati. È consentita la creazione di account anonimi, Snapchat vieta lo sfruttamento sessuale minorile. "Quando - si legge sul regolamento - disabilitiamo account per sfruttamento sessuale e comportamenti di adescamento, adottiamo anche misure per impedire al dispositivo associato e ad altri account collegati all'utente di creare un altro account Snapchat".

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri