LA SCHEDA

Cosa sono i novel food, il cibo del futuro

Dagli insetti alle meduse, da piante semisconosciute all'olio di krill: l'Ue ha cominciato ad autorizzare i "nuovi alimenti". Ecco quali potremo vedere sulle nostre tavole e perché

20 Gen 2025 - 15:12
 © istockphoto

© istockphoto

Il futuro dell'alimentazione si avvicina a grandi passi al nostro presente. Dopo l'autorizzazione da parte della Commissione Ue al commercio della polvere di larve, il tema dei cosiddetti novel food è tornato prepotentemente alla ribalta. Bruxelles aveva "legalizzato" i nuovi alimenti già a gennaio 2018, con un regolamento apposito. Dagli insetti alle meduse, piante semisconosciute e organismi minuscoli: la categoria dei "cibi del futuro" si fa più pressante in un mondo in cui il cambiamento climatico minaccia milioni di animali e vegetali, inclusi quelli tipici dei nostri attuali regimi alimentari.

Cosa sono i novel food: la definizione

 Per "novel food" si intendono tutti quei prodotti alimentari di cui non si può documentare un consumo significativo in determinate aree del pianeta, nel nostro caso l'Unione europea, fino al 15 maggio 1997. Tutti gli alimenti, insomma, che non rientrano nelle tradizioni e nei gusti europei, almeno per ora. Ne consegue che, prima dell'immissione in commercio, queste tipologie di cibo devono passare controlli di sicurezza ed essere autorizzati in via ufficiale. I novel food possono dunque comprendere alimenti sconosciuti a noi europei ma utilizzati in altre zone del mondo (anche in passato), come anche cibi innovativi e di nuova concezione, prodotti utilizzando nuove tecnologie e nuovi processi di produzione.

Quali sono i novel food: esempi

 Tra i "nuovi alimenti" possiamo senza dubbio inserire le meduse, sempre più numerose a causa del surriscaldamento delle acque globali. Ma anche insetti e larve, presenti in quantità abnormi su tutto il pianeta. Per non parlare del plancton e dell'olio di krill (una sortia di gamberetti piccolissimi), la base della catena alimentare in mari e oceani. Parliamo anche di prodotti agricoli provenienti da Paesi terzi, come i semi di chia o il succo del noni (un superfrutto tipico della Polinesia). Nonché di alimenti derivati ​​da nuovi processi di produzione, ad esempio latte, pane funghi e lievito trattati con raggi ultravioletti.

Come vengono autorizzati i novel food

 La richiesta di autorizzazione di un novel food deve essere presentata direttamente alla Commissione Ue e non più alle autorità dei singoli Stati membri come prevedeva invece il precedente regolamento. A decidere se l'alimento è sicuro per i consumatori è poi l'Efsa (European Food Safety Authority). Se è tutto ok, il "novel food autorizzato" viene inserito nell'Union List, l'elenco comunitario in cui sono pubblicate anche tutte le specifiche, dalla tipologia alimentare in cui viene classificato il cibo alle dosi consigliate. Il regolamento si applica anche agli alimenti non consumati nell'Ue ma già in commercio al di fuori dell'Ue.

Insetti da mangiare

 Per noi europei è certamente difficile pensare a un insetto come a una fonte di cibo per gli esseri umani, ma in passato non era così. In tempi antichi le cicale erano considerate ad esempio uno spuntino di lusso, come testimonia Aristotele nella sua Historia Animalium. Restando in tema larve, invece, Plinio il Vecchio ci racconta come i Romani amassero quelle di scarabeo. La successiva repulsione nei confronti degli insetti è nata con lo svilupparsi dell'agricoltura e la conseguente classificazione dell'insetto come parassita. Altre etnie e culture hanno però mantenuto l'abitudine di consumare insetti e la globalizzazione e il cambiamento climatico hanno fatto il resto. Ed eccoci dunque qui a parlare di farina di grilli, cavallette caramellate e larve allo spiedo, finora relegate ai limitati ambiti della sperimentazione alimentare portata avanti dall'Ue, in Paesi come Belgio e Olanda. Ricchi di proteine e grassi insaturi, gli insetti saranno più facili da allevare e reperire perché hanno bisogno di una minor quantità di acqua e cibo. Un cibo che si prospetta decisivo per sfamare una popolazione in crescente aumento.

Le meduse nel piatto

 Un discorso simile vale anche per le meduse. Ottenuta l'approvazione in materia di igiene e sicurezza, alcune specie verranno introdotte in Europa a scopo alimentare, mentre altre potrebbero essere utilizzate come fertilizzanti. Questo novel food potrebbe rivelarsi una risorsa per il pianeta: il consumo di meduse potrà infatti frenare la loro eccessiva proliferazione, con un impatto positivo segli ecosistemi marini.

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri