incontro con i vertici militari

Nucleare, l'ira di Trump: "Stop agli affari con chi aiuta la Corea del Nord" | Putin: "La soluzione sia solo diplomatica"

Il segretario alla Difesa: "Se minacciati, siamo pronti a una risposta militare". Lunedì riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza Onu

04 Set 2017 - 00:51
 © tgcom24

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Gli Usa non escludono nessuna ipotesi dopo il test missilistico nordcoreano. "Vedremo", è stata la risposta del presidente Trump a chi gli chiedeva di un attacco. "Gli Usa stanno considerano anche la possibilità di mettere fine ai rapporti commerciali con qualsiasi Paese che fa affari con la Corea del Nord", ha quindi twittato. Ma Putin frena Trump: "La soluzione sia solo politica e diplomatica".

Ad alimentare le voci di una possibile reazione militare degli Usa sono arrivate le parole del segretario alla Difesa, Jim Mattis. "Abbiamo molte opzioni militari" per la Corea del Nord, ha detto, assicurando che ci sarà una "massiccia risposta" militare a qualsiasi minaccia agli Stati Uniti, inclusa Guam. "Non puntiamo al totale annientamento della Corea del Nord", ma "abbiamo molte opzioni per farlo". Mattis ha quindi aggiunto che il "presidente americano ha voluto essere informato" su tutte le opzioni militari disponibili.

Il Tesoro Usa lavora a nuove dure sanzioni - Anche il Tesoro americano sta lavorando all'ipotesi di nuovi sanzioni, preparando la bozza per un pacchetto di misure più dure contro la Corea del Nord. Lo ha affermato il segretario al Tesoro americano, Steven Mnuchin, sottolineando che "è chiaro che il comportamento di Pyongyang è completamente inaccettabile".

Lunedì riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu - L'ambasciatrice americana all'Onu, Nikki Haley, insieme agli ambasciatori giapponese, francese, inglese e sud coreano hanno richiesto la convocazione di una riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Lo afferma Haley in una nota, sottolineando che la riunione si terrà lunedì alle 16 italiane.

Macron a Gentiloni-Merkel: nuove sanzioni Ue - L'Italia e la Germania "condividono la posizione della Francia sulla necessità di una reazione internazionale forte di fronte al potenziale ulteriore sviluppo del programma nucleare nordcoreano". E' quanto emerso dai colloqui telefonici di Emmanuel Macron con Paolo Gentiloni e Angela Merkel.

La Cina "condanna con forza" il sesto test nucleare - Anche la Cina ha condannato il test della Corea del Nord, che "ha ignorato la diffusa opposizione della comunità internazionale". Pechino ha invitato "con decisione la Corea del Nord a guardare il forte desiderio espresso dalla comunità internazionale sul fronte della denuclearizzazione, e a evitare di intraprendere azioni sbagliate che possano peggiorare la situazione e che non sono poi in linea coi suoi interessi".

Xi-Putin d'accordo per risposta adeguata - Successivamente il presidente cinese Xi Jinping ha reso noto di aver concordato con il leader russo Vladimir Putin sulla necessità di "affrontare appropriatamente" l'ultimo test nucleare. I due leader, incontratisi a Xiamen per il summit Brics, hanno anche convenuto sulla necessità di "perseguire l'obiettivo della denuclearizzazione della penisola" e di mantenere comunicazioni e coordinamento molto stretti "per affrontare la nuova situazione".

Nato: Pyongyang cessi immediatamente attività - "La Nato è preoccupata dalle azioni destabilizzanti di Pyongyang, che rappresentano una minaccia alla sicurezza regionale e internazionale. La Corea del Nord cessi immediatamente tutte le attività nucleari e balistiche esistenti, in modo completo, verificabile e irreversibile, e riprenda il dialogo con la comunità internazionale". Lo ha detto in una nota il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.

Esercitazioni in Corea del Sud - Le forze armate sudcoreane hanno condotto un'esercitazione simulando un attacco contro un sito nucleare nordcoreano, con l'utilizzo di caccia F15 e di un missile balistico. Lo riferisce l'agenzia Yonhap online. Nell'esercitazione è stato utilizzato il missile Hyunmoo-2A e missili a lungo raggio aria-terra, che secondo il comunicato dello stato maggiore "hanno tutti accuratamente raggiunto i loro obiettivi".

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