"Se provano a barare, se proveranno a costruire una bomba in segreto li prenderemo", ha assicurato il presidente americano dalla Casa Bianca parlando di una "grande giornata"
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"Con l'accordo sul nucleare, Teheran non metterà le sue mani sulla bomba atomica". Lo ha detto il presidente Barack Obama parlando di "grande giornata" all'indomani della conferma da parte dell'Aiea dell'impegno iraniano a rispettare i patti. Se Teheran "proverà a barare, se proveranno a costruire una bomba in segreto, li prenderemo", ha aggiunto Obama.
Contemporaneamente Teheran e Washington hanno annunciato un'operazione inedita di scambio di prigionieri: quattro detenuti irano-americani e un americano, fra i quali il giornalista del Washington Post Jason Rezaian, sono stati liberati dall'Iran e sette iraniani hanno beneficiato dello stesso trattamento negli Usa.
Obama ha comunque insistito ancora sulle "profonde differenze" che permangono tra Washington e Teheran. "Restiamo fermi sulla nostra denuncia dei comportamenti destabilizzanti dell'Iran", ha sottolineato, citando le violazioni dei diritti dell'uomo o il programma di missili balistici, per il quale infatti Washington ha annunciato nuove sanzioni.
Obama ha concluso il suo discorso con un appello rivolto direttamente al popolo iraniano: "I nostri governi ormai si parlano. Dopo l'accordo sul nucleare, voi, e i giovani in modo particolare, avete l'occasione di tessere nuovi legami con il mondo - ha esortato il presidente americano - . Abbiamo tutti insieme una rara occasione di imboccare una nuova strada".