PER DECIDERE GIURISDIZIONE

Odissea marò, fine arbitrato ad agosto 2018: ma tempi potrebbero allungarsi

Al Tribunale internazionale l'Italia ha richiesto il rientro a Roma di Salvatore Girone. La prima udienza sarà a fine marzo

20 Gen 2016 - 13:44
 © ansa

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Non terminerà prima di agosto 2018 la procedura arbitrale in corso all'Aja tra Italia e India sulla giurisdizione per il caso dei marò. E' quanto emerge dal calendario fissato dal Tribunale nella prima riunione procedurale. Sulla richiesta di rientro in Italia di Salvatore Girone in attesa della fine dell'iter, la Corte permanente di arbitrato ha confermato l'udienza del 30-31 marzo.

La procedura - L'Italia, secondo il calendario stabilito dai giudici del Tribunale arbitrale, dovrà presentare una memoria scritta - con la propria esposizione dei fatti e la propria richiesta al Tribunale - il 16 settembre 2016, mentre l'India presenterà la sua il 31 marzo 2017.

Roma dovrà presentare ancora una replica il 28 luglio 2017, l'India l'1 dicembre 2017. A questo punto, nel caso Delhi abbia presentato obiezioni di giurisdizione o ammissibilità, il governo italiano avrà ancora la possibilità di contro-replicare il 2 febbraio 2018.
Il Tribunale, secondo le regole stabilite, avrà quindi sei mesi di tempo per decidere, arrivando così all'estate del 2018, ma si riserva di poter allungare i tempi per la presentazione delle rispettive dichiarazioni "in accordo con le Parti".

Dopo la prima udienza il Tribunale deciderà se far rientrare Girone in attesa dell'arbitrato - Il governo italiano ha intanto già presentato a dicembre una richiesta di "misure provvisorie" per permettere al fuciliere di Marina Girone, tuttora trattenuto in India, di rientrare in Italia e attendere a casa l'esito della decisione arbitrale.

Su questo punto il Tribunale dovrebbe decidere in un paio di settimane dopo l'udienza del prossimo marzo all'Aja.

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