Da parte dell'Italia, si fa avanti il premier Giuseppe Conte che cerca di mediare nonostante le pressioni del Viminale che punta sulla linea dura: "Noi accoglieremo 15 persone, se Malta concede lo sbarco"
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Sul caso delle navi delle due Ong Sea Watch e Sea-Eye, bloccate nel Mediterraneo da prima di Natale con 49 migranti a bordo, interviene anche la Germania, che si dice "disponibile a partecipare" all'accoglienza dei profughi. Ciò, però, solo "nell'ambito di una soluzione solidale europea". In merito, Berlino ha avviato anche "intensi contatti e colloqui" con la Commissione Ue per risolvere l'emergenza.
Conte: "Se Malta concede lo sbarco, accoglieremo 15 persone" - Secondo quanto scrive il Corriere della Sera, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte cerca di trovare una mediazione per l'Italia. Palazzo Chigi sta trattando con Olanda, Portogallo, Germania, Francia per arrivare a una soluzione condivisa. "Accoglieremo non solo donne e bambini, ma anche i mariti perché non spacchiamo le famiglie: in tutto su 49 migranti diremo sì a 15 persone. Daremo un segnale all'Europa ma solo se Malta concede lo sbarco e se tutti rispetteranno le regole".
Una decisione che non va in contrasto con la linea dura del Viminale "porti chiusi": "La linea di Matteo Salvini e del governo è salva, i nostri porti restano e resteranno chiusi, quindi ogni accordo è possibile un attimo dopo che Malta avrà fatto sbarcare sul proprio territorio i clandestini che si trovano sulle due navi", affermano fonti di Palazzo Chigi.
Sembra che alla fine La Valletta cederà alle pressioni Ue, dato che a Bruxelles stanno cercando un accordo anche sui 249 profughi arrivati nelle scorse settimane. Ma in quel caso, l'Italia si tira fuori: "Non ci vengano a chiedere più nulla, toccherà ad altri Paesi farsi avanti, del resto questo caos è frutto di una mancata politica europea che noi da mesi chiediamo", hanno ribadito fonti del governo.
Ue: "Stiamo consumando i telefoni per trovare una soluzione" - "Stiamo consumando i telefoni. Ci sono stati intensi contatti anche durante il fine settimana" per trovare una soluzione in tempi veloci. Lo ha detto il portavoce della Commissione europea Margaritis Schinas sulla vicenda delle navi Sea Watch e Sea Eye. "Nel pomeriggio la Commissione Ue informerà gli Stati sulla situazione, durante la riunione degli ambasciatori dei 28. Il commissario Avramopoulos sollecita maggiore solidarietà degli Stati membri", ha aggiunto il portavoce.
Sea Watch: "Persone a bordo rifiutano cibo" - Alcuni migranti a bordo della nave della Ong Sea Watch hanno iniziato a rifiutare il cibo. E' quanto afferma la stessa organizzazione in un tweet, ribadendo il timore che "il loro stato psicologico e di salute possa peggiorare sensibilmente". Dopo oltre due settimane nel Mediterraneo, nessun Paese ha ancora autorizzato l'approdo. "Non possiamo credere che tutto questo stia accadendo a poche miglia dalle coste europee", sottolinea l'Ong.