L'esecutivo ha deciso di assumersi la responsabilità politica dello scandalo riguardante un'indagine sui pagamenti per l'assistenza ai minori che ha erroneamente etichettato come truffatori migliaia di genitori
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Il governo dei Paesi Bassi, guidato dal premier Mark Rutte, si è dimesso. L'esecutivo, sostenuto da quattro partiti, ha deciso di assumersi la responsabilità politica dello scandalo riguardante un'indagine sui pagamenti per l'assistenza ai minori che ha erroneamente etichettato come truffatori migliaia di genitori. Il governo rimarrà in carica fino a quando non verrà formata una nuova coalizione dopo le elezioni generali in programma per il 17 marzo.
Rutte ha convocato una riunione di gabinetto all'Aja, in cui i ministri hanno dovuto decidere di dimettersi appena due mesi prima delle elezioni generali in calendario. Le dimissioni sono viste come una mossa in gran parte simbolica visto che l'esecutivo rimarrà in carica fino a quando non verrà formata una nuova coalizione dopo le elezioni generali in programma per il 17 marzo.
Il caso L'ufficio delle imposte olandese aveva accusato migliaia di famiglie di aver richiesto in modo fraudolento pagamenti per l'assistenza ai minori tra il 2013 e il 2019. Ha chiesto rimborsi per decine di migliaia di euro, portando molte famiglie alla rovina finanziaria e, in alcuni casi, al divorzio. Un rapporto parlamentare ha definito "un'ingiustizia senza precedenti" aver avviato il recupero di decine di migliaia di euro senza garantire agli accusati la possibilità di dimostrare la propria innocenza.
"L'intero governo si assuma la responsabilità" Rutte, che è primo ministro dal 2010, non ha esitato a definire "vergognosa" la vicenda. La decisione del gabinetto è "unanime", ha detto in conferenza stampa il premier, precisando poi che "lo Stato di diritto deve proteggere i cittadini contro il governo onnipotente", ma le cose "sono andate male". Il governo olandese lavorerà per risarcire il più rapidamente possibile i genitori ingiustamente accusati nello scandalo sui sussidi ai minori. "Siamo convinti che se l'intero sistema ha fallito, dobbiamo assumerci tutti la responsabilità, e questo ha portato alla conclusione che ho appena presentato al re le dimissioni dell'intero governo", ha detto.
Rutte resta leader del partito Nonostante le dimissioni dell'esecutivo, Rutte continuerà ad essere leader del partito Vvd. "Io stesso non ho avuto alcun coinvolgimento diretto, ma ovviamente un coinvolgimento indiretto. Penso di poter continuare come leader del partito, ma alla fine spetterà agli elettori", ha aggiunto, precisando che l'esecutivo "continuerà a lavorare per combattere contro il Covid".