Il velivolo è stato costretto a un atterraggio di emergenza dopo essere finito nella raffica sparata dal suo stesso cannone
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Un caccia F-16 della Air Force olandese è stato costretto a un atterraggio di emergenza dopo essere finito nella raffica di proiettili sparati dal suo stesso cannone. L'incidente, avvenuto durante un'esercitazione, ha danneggiato l'esterno e il motore del velivolo senza però provocare feriti. Le autorità olandesi hanno avviato un'indagine per chiarire la dinamica: sembra che l'aereo abbia sbagliato manovra in volo dopo aver fatto fuoco.
Secondo la Dutch Broadcast Foundation, l'incidente si è verificato il 21 gennaio presso la base aerea di Leeuwarden, ma la notizia è stata diffusa soltanto ora. Due F-16 sono decollati e nel corso dell'esercitazione hanno aperto il fuoco sugli obiettivi assegnati nel poligono.
La dinamica - Il pilota di uno dei due caccia è andato a finire con il velivolo nel suo stesso flusso di colpi di cannone a sei canne rotanti. Nonostante alcune munizioni fossero finite nel motore, il pilota è stato in grado di far atterrare il velivolo militare in sicurezza.
Troppo veloce - Secondo gli esperti, l'episodio solleva dubbi sulla presenza di armi su jet ad alte prestazioni. Il modello coinvolto nell'incidente è in grado di sparare oltre seimila colpi al minuto a una velocità di 1.050 metri al secondo. Un valore che deve essere però ricalcolato tenendo presenti la velocità dell'aereo stesso e la resistenza atmosferica. E se un pilota accelera e manovra in modo sbagliato dopo aver sparato, l'aereo può raggiungere la nuvola di proiettili e finire nella raffica.
Non è la prima volta - Non si tratta tuttavia del primo caso di aereo che "si spara da solo". Durante test di volo nel 1956 a Riverhead, negli Stati Uniti, un Grumman F-11 Tiger sparò una raffica da quattro cannoni da 20 mm verso l'Oceano Atlantico. Il pilota raggiunse però una velocità supersonica, quando improvvisamente il motore si fermò per la presenza di proiettili al suo interno.