Il fotoreporter pavese è stato ucciso a 30 anni il 24 maggio del 2014 mentre stava girando un reportage. La difesa: "Vittoria in un processo che non doveva iniziare"
La corte di Cassazione ha confermato l'assoluzione per Vitaly Markiv, accusato dell'omicidio di Andy Rocchelli, il fotoreporter pavese ucciso nel Donbass il 24 maggio del 2014. Markiv, un militare della guardia nazionale ucraina, era stato condannato nel 2019 a 24 anni di reclusione dalla Corte d'Assise di Pavia e successivamente assolto, nel novembre 2020, nel processo d'Appello.
La Cassazione ha respinto i ricorsi presentati contro l'assoluzione e ha di fatto confermato la sentenza d'appello. Il procuratore generale aveva chiesto di annullare l'assoluzione per Vitaly Markiv sollecitando un nuovo processo di appello.
La difesa: "Un processo che non doveva iniziare" - "E' una grande vittoria in un processo che mai avrebbe dovuto iniziare", ha commentato l'avvocato Raffaele Della Valle, legale di Vitaly Markiv. "Sono emozionato, ci siamo tolti da un incubo. Markiv è un libero cittadino, già rientrato in Ucraina, e potrà continuare la sua carriera militare". Il legale ha precisato che la Cassazione ha dichiarato "inammissibili i ricorsi" contro l'assoluzione.