ALL'UNANIMITA'

Accordo all'Oms sulla prevenzione e la lotta alle pandemie

I Paesi membri hanno elaborato una bozza per affrontare le nuove minacce sanitarie ed evitare gli errori commessi durante il Covid. Alla fase finale dei negoziati non hanno partecipato gli Stati Uniti

16 Apr 2025 - 08:12
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Dopo oltre tre anni di negoziati, i Paesi membri dell'Organizzazione mondiale della sanità hanno approvato un accordo volto a prevenire e contrastare meglio le future pandemie. "Gli Stati membri dell'Oms hanno compiuto un importante passo avanti negli sforzi per rendere il mondo più sicuro dalle pandemie, elaborando una bozza di accordo da prendere in considerazione alla prossima Assemblea mondiale della sanità a maggio", ha affermato l'Oms in una nota. L'accordo di 32 pagine è stato approvato all'unanimità.

Evitare gli errori del Covid

 Anni di negoziati sono culminati in un testo concordato su come affrontare le future pandemie, in modo da evitare che si ripetano gli errori commessi durante la crisi del Covid. "Le nazioni del mondo hanno fatto la storia a Ginevra", ha dichiarato il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus in una nota. 

Un accordo per le future generazioni

 Raggiungendo il consenso sull'Accordo sulla pandemia, i Paesi membri "non solo hanno messo in atto un accordo generazionale per rendere il mondo più sicuro, ma hanno anche dimostrato che il multilateralismo è vivo e vegeto e che nel nostro mondo diviso le nazioni possono ancora lavorare insieme per trovare un terreno comune e una risposta condivisa a minacce comuni", ha aggiunto Ghebreyesus.

Le nuove minacce sanitarie

 Cinque anni dopo che il Covid-19 ha ucciso milioni di persone e devastato le economie, vanno ora affrontate nuove minacce sanitarie, dall'influenza aviaria H5N1 al morbillo, all'MPoxetina e all'Ebola. Alla fase finale dei negoziati non hanno partecipato gli Stati Uniti, usciti dall'Oms prima di tagliare la spesa per gli aiuti esteri e minacciare i dazi, anche sui prodotti farmaceutici. Proprio su farmaci e vaccini l'intesa ha rischiato di inciampare, sull'onda delle difficoltà incontrate dai Paesi poveri ai tempi del Covid e sui criteri dei trasferimenti tecnologici.

Nel rispetto del "diritto sovrano" degli Stati

 Alla fine l'accordo di 32 pagine è stato approvato all'unanimità. Ed è un accordo che mira a "prevenire, preparare e rispondere alle pandemie", nel rispetto del "diritto sovrano" degli Stati. È guidata dai principi di "equità, solidarietà e trasparenza" e sottolinea che le decisioni in materia di sanità pubblica di fronte alle pandemie devono basarsi sui "migliori dati scientifici e fattuali disponibili".

Capacità di prevenzione e sorveglianza

 Il testo invita i Paesi a rafforzare le capacità di prevenzione e sorveglianza delle pandemie, tenendo conto delle capacità e delle situazioni nazionali e regionali. Circa il trasferimento tecnologico, dovrà essere "concordato reciprocamente". Il testo prevede poi la creazione di un "Pathogen Access and Benefit Sharing System" (Pabs), un registro degli agenti patogeni e dei prodotti sanitari derivanti dal loro utilizzo, come ad esempio vaccini o test.

Virus Covid, l'esperto dell'Oms che sosteneva la tesi "naturale" lavorava con il laboratorio di Wuhan

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