Il nostro Paese insieme ad altre otto nazioni ha chiesto l'istituzione il 15 novembre della Giornata interazionale per la lotta contro questo tipo di mafie
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L'Onu ha istituito per il 15 novembre la Giornata internazionale per la prevenzione e la lotta contro tutte le forme di criminalità organizzata transfrontaliera approvando una risoluzione presentata dall'Italia all'Assemblea generale dell'Onu. Altri otto Paesi (Austria, Colombia, Repubblica Dominicana, Ungheria, Giappone, Marocco, Perù e Arabia Saudita) hanno co-sponsorizzato l'iniziativa.
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La risolutzione fa espressamente riferimento al sacrificio del giudice Giovanni Falcone, pioniere della cooperazione internazionale nella lotta al crimine organizzato.
Il 15 novembre 2000 fu adottata la Convenzione di Palermo, la convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale. L'approvazione della risoluzione, secondo il rappresentante permanente all’Onu, l'ambasciatore Maurizio Massari, non ha un valore solamente simbolico. Essa è “manifestazione tangibile della nostra unità nell’affrontare la piaga della criminalità organizzata transnazionale con incrollabile determinazione”.
Massari ha evidenziato come la Convenzione di Palermo rimanga sempre attuale e continui a essere lo strumento giuridico internazionale più efficace in questa lotta. Infine l’ambasciatore italiano al Palazzo di Vetro ha sottolineato che la Giornata Internazionale è “un’occasione per rendere omaggio alle vittime della criminalità organizzata transnazionale, compresi i coraggiosi funzionari pubblici che hanno dedicato la propria vita alla causa”.
La risoluzione approvato all'Onu rappresenta la coesione e l’impegno del gruppo di Paesi che sostengono l’iniziativa per combattere il crimine organizzato transfrontaliero e costituisce un’importante piattaforma di sensibilizzazione per la lotta a questo tipo di mafie.
Rifacendosi alle parole del Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres che aveva definito la criminalità organizzata transnazionale “una feroce minaccia alla pace, sicurezza e dello sviluppo sostenibile”, l’Italia e gli altri otto Paesi hanno ribadito l'importanza di cooperare ancora di più tra di loro per affrontarla in maniera efficace.