Per il loro progetto politico, i sovranisti hanno bisogno di 23 eurodeputati di almeno sette Paesi. Intanto inizia il semestre di presidenza ungherese del Consiglio dell'Unione europea. Salvini. "Questo gruppo è la strada giusta, valutiamo l'adesione"
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Viktor Orban ha lanciato il nuovo gruppo europeo sovranista, nel giorno in cui la sua Ungheria inizia il semestre di presidenza del Consiglio dell'Unione europea. Al momento è solo un'alleanza a tre costruita attorno a un "manifesto patriottico", alla quale guarda con favore anche la Lega di Matteo Salvini. Il progetto politico è stato presentato a Vienna dal premier ungherese, dall'ex primo ministro ceco Andrej Babiš e da Herbert Kickl, liberal-populista austriaco in forte ascesa. Mentre si attende l'esito del voto francese, Orban ha già rivelato l'intenzione di fare del gruppo un "razzo di lancio" per creare una formazione al Parlamento europeo. "A breve questa sarà l'associazione di destra piu' forte nella politica europea". Per riuscire nell'impresa, ai sovranisti servono 23 eurodeputati di almeno sette Paesi.
Ai tre costituenti mancano in sostanza quattro Stati per formare un gruppo. Per centrare l'obiettivo, potrebbero bastare le trattative in corso tra i moltissimi neoeletti non già apparentati. L'incognita vera è invece l'impatto sulle altre due formazioni in area: i Conservatori e riformisti dell'Ecr (83 seggi su 720 all'Eurocamera), guidati da Giorgia Meloni, e Identità e Democrazia (58 seggi), cui aderisce invece la Lega. Se i due gruppi saranno cioè solo erosi dal "manifesto" (Fpö, ad esempio, è in Identità e Democrazia) e affiancati a destra. O ci sarà un rimescolamento più radicale con effetti anche sulle alleanze. Al momento nessuno si sbilancia.
"Mi sembra la strada giusta unire chi mette al centro lavoro, famiglia, sicurezza, futuro dei giovani e non finanza, burocrazia e austerità", ha commentato Matteo Salvini. "È quello che la Lega auspica da tempo. Stiamo valutando tutti i documenti, pero' penso che possa essere la strada giusta fare un grande gruppo che ambisca a essere il terzo nell'Europarlamento e che porti avanti quello che i cittadini ci hanno chiesto, ad esempio su un ambientalismo intelligente e non ideologico".
Salvini ha dunque salutato "favorevolmente" l'annuncio di Orban, auspicando si allarghi "il più possibile il perimetro di un gruppo forte, patriottico, coeso e contrario agli inciuci. Davanti all'arroganza di Bruxelles, che sulle nomine si comporta come se nulla fosse dopo il voto dei cittadini, e che non aspetta l'esito delle elezioni francesi, è quanto mai necessario unire le forze di chi vuole cambiare l'Europa e offrire una alternativa alle sciagurate sinistre. Non è più rinviabile un grande gruppo per radunare i patrioti europei".
Osservata speciale è Marine Le Pen, impegnata al primo turno delle legislative in Francia, e già forte all'Eurocamera di 30 seggi (ora è in Identità e Democrazia). Orban l'aveva già chiamata in causa alla vigilia, invitando a osservare domenica a Parigi e Vienna per "due eventi decisivi" e capaci di portare entro fine anno, con anche le presidenziali negli Usa, i "patrioti" in "maggioranza in tutto il mondo occidentale". L'ex premier polacco Mateusz Morawiecki ha affermato recentemente che il partito sta valutando se restare o formare un nuovo gruppo, dando le probabilità "al 50%". Alla finestra anche i tedeschi di Alternative für Deutschland (15 seggi), espulsi prima delle europee da Identità e Democrazie su impulso di Le Pen, dopo le dichiarazioni naziste del leader Tino Chrupalla, e potenzialmente in rientro in ID se Rassemblement National passasse al gruppo di Orban. Tutte le alleanze andranno chiuse entro il 4 luglio, termine fissato dall'Eurocamera per la costituzione dei gruppi, in vista della plenaria dal 16 luglio.
"In 20 dei 27 Paesi hanno vinto partiti che hanno promesso ai cittadini un cambiamento", ha detto Orban presentando il Manifesto. "L'élite di Bruxelles sta resistendo ed è inaccettabile. Voglio tre cose: pace, ordine e sviluppo", mentre l'élite a Bruxelles vuole "guerra, migrazione e stagnazione". E ancora: "Oggi in Europa si consuma più carbone che prima del Green Deal e i prezzi sono molto più alti di prima. Il cambiamento politico è iniziato in Europa perché diversi governi europei hanno dovuto dimettersi a causa del Parlamento europeo. Questa è la prova che la democrazia è possibile solo nel quadro nazionale".
Dal 1° luglio al 31 dicembre 2024 il governo di Oran, che ha ricevuto il testimone dal Belgio, presiederà le riunioni ministeriali a Bruxelles, coordinando le operazioni e stabilendo l'agenda. Lo slogan scelto dalla presidenza ungherese è "Make Europe Great Again", palesemente ispirato al motto associato a Donald Trump dai tempi della campagna elettorale per le presidenziali Usa del 2016 ("Make America Great Again").