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Orrore in India: ragazzina di 12 anni stuprata dal branco e bruciata viva

E' morta in ospedale dopo alcuni giorni di agonia. Nuova ondata di proteste nel Paese: manifestazioni in piazza contro i casi di violenza sulle donne

03 Gen 2014 - 13:56
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Un nuovo caso di stupro e omicidio sconvolge l'India tanto che centinaia di persone si riversano in strada per chiedere un giro di vite al governo per questi casi. Una 12enne è morta dopo alcuni giorni di agonia in ospedale dopo essere stata bruciata viva. La ragazza aveva denunciato un gruppo di persone che ad ottobre l'aveva stuprata per due volte. Successivamente era stata minacciata perché ritirasse ritirare la denuncia, cosa che non ha fatto.

Orrore in India: ragazzina di 12 anni stuprata dal branco e bruciata viva

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L'ennesimo straziante episodio è accaduto a Calcutta. La vittima è morta tre giorni fa per le gravissime ustioni riportate. La giovane, secondo i media locali, era incinta al momento del decesso, non si sa se il concepimento sia avvenuto a causa dei due stupri subiti. La polizia ha accusato due dei suoi aguzzini di aver bruciato viva la vittima. Il nuovo caso di violenza contro le donne ha sollevato la rabbia della popolazione nella metropoli nord orientale con migliaia di persone che si sono riversate in piazza.

Violentata due giorni di seguito - L'adolescente era stata violentata una prima volta da un "branco" il 25 ottobre a Madhyamgram, nei pressi di Calcutta, e poi il giorno dopo aveva subito una nuova violenza da parte dello stesso gruppo di sei giovani che l'hanno "punita" per aver denunciato il fatto alla polizia.

Cosparsa di benzina e poi data alle fiamme - Due giorni prima di Natale, la ragazza era stata ricoverata per estese ustioni su tutto il corpo per un misterioso rogo avvenuto nella sua abitazione che era stato scambiato inizialmente per un tentato suicidio. Ma prima di morire la poveretta aveva denunciato i suoi aggressori accusandoli di aver cosparso di benzina i suoi vestiti e di aver appiccato il fuoco. Il 26 dicembre la polizia ha arrestato due uomini per omicidio sulla base di una denuncia presentata dal padre.

Impedito il funerale pubblico: scatta la protesta - Dopo la sua morte, avvenuta il 31 dicembre, il padre, un tassista appartenente al sindacato comunista, ha chiesto il permesso di organizzare un corteo funebre pubblico, ma le autorità glielo hanno impedito e questo ha scatenato una rivolta di diversi esponenti politici. La polizia avrebbe tentato di portare il cadavere della ragazza al crematorio contro la volontà dei genitori.

Giornale rivela l'età della vittima - Inizialmente si era pensato che la giovane stuprata e uccisa fosse non una 12enne ma una 16enne: la scuola frequentata dalla vittima, nello Stato settentrionale del Bihar, ha infatti registrato come data di nascita il 5 febbraio 2001. La certificazione dell'età, però, è spesso un problema in India, in quanto molte nascite non sono registrate, soprattutto negli Stati più arretrati come il Bihar. Il padre, un tassista, si era trasferito con la famiglia in una città a 40 km da Calcutta solo da 5 mesi per permettere alla figlia di frequentare scuole migliori.

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