Un portavoce delle forze dell'ordine ha confermato che "i primi rilievi suggeriscono che la vittima è stata violentata e poi strangolata"
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Il Pakistan, dopo l'orrore per quanto accaduto alla piccola Zainab Amin di sei anni, si trova di fronte ad un altro episodio di stupro e assassinio di una bambina, questa volta di sette anni. Un portavoce delle forze dell'ordine ha confermato che "i primi rilievi suggeriscono che la vittima è stata stuprata e poi strangolata. Il suo cadavere presenta numerosi lividi e l'autore del delitto le ha anche amputato un braccio".
Il padre della vittima ha dichiarato che la figlia, di cui non è stato reso noto il nome, è uscita di casa da sola all'inizio del pomeriggio in un villaggio del distretto di Faisalabad. Dopo un'ora circa, non vedendola rientrare, i famigliari hanno cominciato a cercarla.
La zona è stata battuta per varie ore, fino a quando il cadavere, denudato e orribilmente torturato e mutilato, è stato rinvenuto in un terreno agricolo. Come era successo per Zainab, anche se in scala minore, la popolazione è scesa in strada abbandonandosi a vandalismi e a slogan contro la polizia accusata di non fare nulla per contenere il fenomeno della violenza sessuale nella provincia.