Oscar Pistorius, venerdì il verdetto Il giudice: "Non ci fu premeditazione"
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Thokozile Masipa scarta l'ipotesi che l'ex atleta paralimpico abbia sparato volontariamente alla fidanzata, Reeva Steenkamp: "Pertinente l'omicidio colposo". L'udienza aggiornata a venerdì
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E' stata aggiornata a venerdì l'udienza per il verdetto del processo a carico di Oscar Pistorius per l'omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp. Il giudice Thokozile Masipa ha escluso per l'ex atleta paralimpico l'accusa di omicidio premeditato e volontario: "Quello di omicidio colposo è un verdetto pertinente". Pistorius, con le lacrime agli occhi, era entrato nel tribunale di Pretoria senza dire una parola, pallido in volto.
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"Possibile condanna a meno di 10 anni" - "Un eventuale verdetto di omicidio colposo nel processo a Oscar Pistorius potrebbe tradursi in una sentenza a meno di 10 anni di carcere" Lo ha detto alla Bbc l'avvocato Michael Motsoeneng.
In caso di malore, anche secchio in aula - Un secchio verde era stato posto in aula vicino a Pistorius in caso di un nuovo malore. Durante il processo, il 10 marzo, l'imputato si era infatti sentito male e aveva vomitato alla vista di un'immagine mostrata dall'accusa delle ferite alla testa della sua fidanzata Reeva Steenkamp provocate dai colpi di pistola sparati dall'ex campione paralimpico.
Il giudice: "Alcuni testimoni si sbagliano sugli spari" - Il giudice ha affermato che alcuni testimoni ascoltati durante il processo si sbagliano riguardo alla loro interpretazione degli spari sentiti la notte dell'omicidio. Secondo Masipa, gran parte dei testimoni ascoltati hanno fatto confusione tra ciò che sapevano per esperienza diretta, ciò che avevano appreso da altri e ciò che avevano sentito dai media. Perciò il giudice ha detto che si affiderà alla "tecnologia", cioè ai tabulati telefonici. Questa decisione viene interpretata come un punto a favore della difesa.
"Non è chiaro se Pistorius intendesse sparare" - Il giudice Thokozile Masipa ha preferito poi non tenere in considerazione lo stato della relazione tra Oscar Pistorius e Reeva Steenkamp: l'accusa sosteneva che i due non andavano più d'accordo, ma il giudice ha detto che le relazioni sono "dinamiche", preferendo così non dare alcun giudizio sulla questione. Masipa, nel leggere la sentenza, ha quindi sottolineato che "non è affatto chiaro" - stando alla testimonianza dell'imputato - se l'ex campione paralimpico intendesse sparare o meno.
Il giudice scarta l'idea che l'imputato abbia sparato per sbaglio - Pistorius non ha avuto vuoti di memoria nei momenti cruciali: l'imputato "ha deciso consapevolmente" di prendere la pistola e dirigersi verso il bagno per sparare: è un altro passaggio della lettura della sentenza. Il giudice Thokozile Masipa ha scartato l'idea che l'imputato possa avere sparato per sbaglio o prima di rendersi conto di ciò che stava succedendo.
"Ha agito con negligenza" - Pistorius, nello sparare a Reeva Steenkamp attraverso la porta del bagno, pur pensando che si trattasse di un intruso "ha agito in modo affrettato e la sua condotta è stata negligente con un uso eccessivo della forza". Lo ha dichiarato la giudice Thokozile Masipa subito prima di aggiornare la lettura del verdetto venerdì mattina.