Fotogallery - Il secondo rilascio di ostaggi israeliani da parte di Hamas
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Stanno tutti in buone condizioni di salute. Ma l'esercito chiede privacy per i ricongiungimento coi familiari
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I 13 ostaggi israeliani liberati sabato 25 novembre, il secondo rilascio dopo il cessate il fuoco con Israele, sono donne e bambini. Tra i liberati c'è anche Emily Hand, la bimba di 8 anni rapita 8 anni che si riteneva fosse stata uccisa nell'assalto di Hamas. Il padre aveva anche commosso il mondo coi suoi messaggi. Poi all'improvviso arrivò la notizia che forse era viva e oggi invece è tornata a casa.
Le forze speciali dell'esercito israeliano e le forze di sicurezza sono attualmente con gli ostaggi rilasciati che sono stati sottoposti ad un primo accertamento medico all'interno del territorio israeliano. Lo annunciano congiuntamente l'esercito e le forze di sicurezza. Continueranno ad essere accompagnati dai soldati dell'IDF mentre si dirigono verso gli ospedali israeliani, dove si riuniranno alle loro famiglie. "Le nostre forze accompagnano gli ostaggi liberati finché non raggiungono le loro famiglie negli ospedali", si legge nella nota, come riporta il Times of Israel. L'Idf chiede inoltre al pubblico di "mostrare pazienza e sensibilita' e rispettare la privacy degli ostaggi rilasciati e delle loro famiglie".
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Israele ha confermato l'identità dei 13 ostaggi liberati poco fa dalla prigionia di Hamas (qui invece i primi liberati) e, secondo le prime informazioni, sono tutti in buone condizioni di salute. Si tratta, scrive il Jerusalem Post, di sette bambini e sei adulti, tra cui Emily Hand, nove anni, rapita dai terroristi durante il massacro del 7 ottobre e inizialmente ritenuta uccisa. Era stata rapita insieme alla sua amica Hila Rotem di 13 anni, che è stata pure liberata ma che torna senza sua madre, Raya Rotem, che rimane ancora nelle mani dei terroristi.
C'è poi Maya Regev, 21 anni, era stata prelevata dal rave Nova il 7 ottobre insieme al fratello Itay. La mattina dell'aggressione il papà di Maya ha ricevuto una telefonata da lei che urlava "Papà mi sparano, sono morta". Maya torna a casa senza il fratello diciottenne.
Ci sono poi Noam e Alma Or, fratello e sorella, di 17 e 13 anni. Il loro padre rimane invece a Gaza. E Shiri e Noga Weiss, madre e figlia, rispettivamente di 53 e 18 anni. E ancora, Sharon e Noam Avigdori, madre e figlia, 52 anni e 12 anni.
Shoshan Haran, 67 anni, fondatrice della Ong Fair Planet, che aiuta a portare tecniche agricole e agricole innovative nelle parti meno sviluppate del mondo.
Infine, Adi, Yahel e Neveh Shoham: Adi, 38 anni, suo figlio Naveh, 8, e sua sorella, Yahel di tre. Sono stati tutti rapiti dal Kibbutz Be'eri insieme al resto dei membri della loro famiglia allargata.