Nonostante l'assoluzione continuano le proteste contro la donna accusata di blasfemia
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Le forze di sicurezza pachistane hanno compiuto una vasta operazione in tutto il Paese che ha portato all'arresto di attivisti del partito islamista Tehreek Labbaik Pakistan, in prima fila nelle proteste contro l'assoluzione di Asia Bibi, la donna cristiana accusata di blasfemia. Tra gli arrestati anche il leader del movimento, Khadim Hussain Rizvi, che chiede alle autorità di impedire alla donna di lasciare il Paese, nonostante sia già stata assolta.
La maggior parte degli arresti sono avvenuti nella provincia del Punjab e nella capitale federale Islamabad. Fonti della polizia hanno precisato che "circa 35 persone sono state prelevate a Islamabad e una sessantina a Rawalpindi". Un altro leader del Tlp, Pir Muhammad Afzal Qadri, ha rivolto un appello ai suoi seguaci perché escano di casa e blocchino le strade in segno di protesta. "Questi infedeli - ha affermato in un video postato online - stanno cercando di sopprimere il Tlp e mandare all'estero Asia Bibi, ma non glielo permetteremo".
Per il momento il governo non ha fatto commenti sugli eventi. Asia Bibi è stata assolta dopo otto anni di carcere, ma gli estremisti islamici che la vorrebbero vedere impiccata hanno presentato un ricorso chiedendo alla Corte Suprema di rivedere il verdetto. L'avvocato della donna, Saif ul-Malook, ha detto alla Cnn che una domanda di asilo è stata presentata in Olanda per la donna, suo marito e due sue figlie.