Proseguono gli sforzi di soccorritori, esercito, famiglie e amici dello scalatore e del suo collega Tom Ballard, dispersi dal 24 febbraio
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Le autorità pakistane hanno ripreso le ricerche dell'alpinista italiano Daniele Nardi e del britannico Tom Ballard, dopo averle interrotte per questioni interne. Gli elicotteri non sono infatti riusciti ad arrivare al campo base sul Nanga Parbat a causa di un'emergenza civile che ne ha richiesto l'utilizzo. I due scalatori risultano dispersi da oltre una settimana. Proseguono dunque gli sforzi di soccorritori, esercito pakistano, famiglie e amici.
Secondo alcuni, i due sarebbero stati travolti nel corso della notte del 24 febbraio da "un'enorme valanga" il cui boato sarebbe stato avvertito anche in villaggi a grande distanza.
Nardi e Ballard, considerati tra i migliori alpinisti al mondo, stavano tentando l'ascesa della "montagna assassina", la nona vetta più alta del mondo, per la via dello sperone Mummery. Il 28 febbraio un esperto scalatore pakistano, Ali Sadpara, aveva detto di aver visto da un elicottero militare pakistano su cui si trovava una tenda "invasa dalla neve" e "tracce di una valanga".
Ballard era figlio di Alison Hargreaves, morta nella discesa dal K2 nel 1995, lo stesso anno in cui divenne la prima donna a conquistare da sola l'Everest senza bombole o sherpa.