Durante un'udienza con l'Ail, Bergoglio sottolinea l'urgenza di "rimettere al centro la persona malata per trovare senso al dolore e dare risposta ai tanti perché"
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Secondo Papa Francesco, la malattia "è spesso percepita come una sconfitta, qualcosa da nascondere, eliminare: si scartano i malati in nome dell'efficienza e della forza, si emargina la sofferenza perché fa paura e ostacola i progetti". Nella sua udienza con l'Ail (Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma), Bergoglio ha sottolineato come in alcune culture "si eliminino i malati e questo è brutto. Bisogna rimettere al centro la persona malata, con la sua storia, le sue relazioni, le sue terapie per trovare senso al dolore e dare risposta ai tanti perché".
"Quando tutto sembra perduto, è possibile sperare", ha sottolineato il Pontefice. "La malattia spesso fa precipitare la persona e la sua famiglia nel buio del dolore e dell'angoscia, generando solitudine e chiusura. Si scartano i malati in nome dell'efficienza e della forza, si emargina la sofferenza perché fa paura e ostacola i progetti".