Sud Sudan, Papa Francesco salutato dalla folla di fedeli
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"Sono grato a tutti voi, fratelli e sorelle che siete accorsi qui numerosi da diverse parti, molti facendo tante ore se non giorni di strada", ha detto il Pontefice davanti a una folla di oltre 100mila persone
Papa Francesco, dopo sei giorni di visita in Africa, prima nella Repubblica democratica del Congo e quindi in Sud Sudan, ha concluso il suo quarantesimo viaggio internazionale, il quarto in terra africana dove ha tenuto dodici discorsi. Era la prima volta che un Pontefice visitava questo giovane Stato che si è resto indipendente nel 2011. Bergoglio è stato accolto per la cerimonia di congedo all'aeroporto internazionale di Giuba dal presidente della Repubblica Salva, Kiir Mayardit, con cui ha avuto un breve colloquio privato. Poi è salito a bordo dell'aereo che lo riporterà a Roma attorno alle 17.
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Prima del rientro, nel corso della messa che ha celebrato al Mausoleo "John Garang" di Giuba, Francesco ha detto agli oltre 100mila fedeli presenti: "Noi cristiani, pur essendo fragili e piccoli, anche quando le nostre forze ci paiono poca cosa di fronte alla grandezza dei problemi e alla furia cieca della violenza, possiamo offrire un contributo decisivo per cambiare la storia". Il Pontefice ha poi spiegato: "Gesù desidera che lo facciamo come il sale: ne basta un pizzico che si scioglie per dare un sapore diverso all'insieme".
"Sono grato a tutti voi, fratelli e sorelle che siete accorsi qui numerosi da diverse parti, molti facendo tante ore se non giorni di strada", ha aggiunto Bergoglio parlando alle migliaia di persone presenti. Il Santo Padre ha ringraziato per l'affetto dimostrato e "per la vostra fede, per la vostra pazienza, per tutto il bene che fate e per le fatiche che offrite a Dio senza scoraggiarvi, sapendo andare avanti".