Ancora incerta la presenza di Giorgia Meloni e di Viktor Orban. Non mancano all'appello i big della Silicon Valley come Zuckerberg e Bezos che siederanno sul palco d'onore
© Afp
Da Xi Jinping a Javier Milei, da Jeff Bezos a Mark Zuckerberg. Per il suo grande giorno Donald Trump non ha badato ad alleanze convenzionali o amicizie storiche ma, come sempre, ha fatto di testa sua, invitando circa 200 ospiti tra i quali almeno 10 capi di Stato e di governo, alcuni tradizionalmente impresentabili negli Stati Uniti. Ma chi vedremo effettivamente il 20 gennaio ai piedi di Capitol Hill? Confermata la presenza massiccia della Silicon Valley, gli stessi miliardari del tech che dopo la vittoria di novembre sono corsi a Mar-a-Lago a fare amicizia con il presidente eletto.
Ci sarà il ceo di TikTok, Chew Shou Zi, nonostante il contenzioso con il governo americano, che siederà addirittura sul palco d'onore, tradizionalmente riservato a ex presidenti, familiari e altri ospiti importanti. A lui si uniranno il capo di Meta Zuckerberg, quello di Amazon Bezos, il ceo di OpenAI Sam Altman, quello di Apple Tim Cook e l'ad di Google Sundar Pichai, che ha donato un milione di dollari per l'organizzazione dell'inauguration day. Per rimanere in tema big tech, anche se ormai è una definizione riduttiva per lui, ci sarà anche Elon Musk, "first buddy" di Trump e neo segretario al dipartimento per l'efficienza governativa. Quanto ai predecessori del tycoon e le loro consorti, confermata la presenza di Joe e Jill Biden, Hillary e Bill Clinton, George W. e Laura Bush. Barack Obama, invece, non sarà accompagnato da Michelle. Una scelta controcorrente che soltanto Donald e Melania hanno fatto prima di lei quando snobbarono l'insediamento di Biden quattro anni fa.
Tra gli invitati che arriveranno dall'estero ci sono invece il presidente argentino Milei, dato per certo; l'ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro, la cui presenza è legata alla restituzione del passaporto confiscatogli nell'inchiesta per il tentato golpe del 2022; il premier ungherese Viktor Orbán che, ufficialmente, non ha dato la conferma ma secondo alcuni media americani alla fine verrà. Incerta ancora la presenza di Giorgia Meloni, che ha comunque già incontrato il tycoon in Florida due settimane fa. Nella lista degli invitati anche il presidente del Salvador Nayib Bukele, che si autodefinisce "il dittatore più cool del mondo", e Xi Jinping, che però manderà un alto rappresentante. Escluso il primo ministro britannico Keir Starmer, nonostante la special relationship tra i due Paesi, al quale è stato preferito il leader populista anti-Ue Nigel Farage.
E, a proposito di Europa, non è stata invitata neanche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen: ci saranno invece il leader del partito di estrema destra francese Reconquête, Éric Zemmour, e l'ex primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, appena eletto leader dei conservatori di Ecr. Invitata anche la leader dell'ultradestra tedesca di AfD, Alice Weidel, che ha fatto sapere di non poter partecipare a causa del fitto programma in vista del voto in Germania del 23 febbraio ma che invierà il co-leader del partito, Tino Chrupalla.